Controlli serrati in tutta la Campania per verificare tutti i rientri in Regione.

E’ quanto disposto dall’Unità di Crisi regionale. Nell’ottica di monitorare i rientri previsti dal 4 maggio, si è provveduto a rifornire del materiale necessario le sette aziende sanitarie della Campania e la Protezione Civile impegnate nelle misure di controllo che verranno messe in campo dal 4 maggio ai caselli autostradali, e nelle stazioni ferroviarie, marittime e aeroportuali.

Alle singole Asl sono stati forniti: 10mila test rapidi, 1.000 mascherine chirurgiche (da fornire all' utenza che arriva in Campania laddove sprovvista o ne avesse necessità), e in aggiunta alle forniture già previste: 70 rilevatori di temperatura a distanza (termometri termoscanner), altre 5mila mascherine FFP2, 2mila tute in Tnt, 2mila tute rischio biologico, 500 visiere di protezione, 200mila guanti monouso.

Sui rientri in Regione, inoltre, il governo ha chiarito nelle faq pubblicate sul sito di Palazzo Chigi in vista del 4 maggio che “è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse. Il Dpcm del 26 aprile 2020 consente lo spostamento fra Regioni diverse esclusivamente nei casi in cui ricorrano: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute. Pertanto, una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un'altra Regione (come consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati".

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