Ferdinando IV di Borbone "rivive" nelle Ville di San Giorgio
Successo in città per la rievocazione storica diretta da Febo Quercia
04-07-2016 | di Claudio Di Giorgio
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San Giorgio a Cremano. Maria Carolina, Bernardo Tanucci, Re Ferdinando vero e quello falso, popolana, abate Galiani, il 700 è servito. Rivive la corte Borbonica nella interpretazione di questi personaggi messi in scena dalla Associazione Culturale “Nartea” nella cornice delle due ville settecentesche sangiorgesi: Villa Bruno e villa Vannucchi.
"Due Ferdinandi alla corte dei Borbone” è l’opera teatralizzata che ha trasferito sensazioni speciali agli spettatori accorsi numerosi per seguire vicende e leggende legate anche alle “scappatelle” del Re più discusso della storia del regno. Da Villa Vannucchi alla vicina Villa Bruno per una full-immersion di qualche ora alla corte di Ferdinado IV di Borbone. Un evento itinerante che ha consentito di valorizzare la memoria dei luoghi del Miglio d'oro, trasferendo nelle magiche atmosfere delle ville l’azione storica di un giorno alla corte dei Borbone.
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Palcoscenico principale Villa Bruno, la nobile dimora settecentesca che ha tra i suoi siti quella che fu la fonderia Righetti nella quale vennero fuse le statue equestri attualmente posizionate a Piazza Plebiscito a Napoli. Il contatto diretto degli attori con il pubblico, tipico di Nartea, ha coinvolto tutti e la voce narrante del conduttore Matteo Borriello e i divertenti siparietti in una girandola di equivoci e sotterfugi tra il falso e il vero Re Ferdinando hanno fatto il resto.
Una rievocazione storica scritta e diretta da Febo Quercia con gli attori Luigi Credendino, Sergio Del Prete, Annalisa Direttore, Adriano Falivene, Stefano Ferraro e Valeria Frallicciardi in abiti storici di Antonietta Rendina. "Con questa iniziativa vogliamo rendere le aree pubbliche della città luoghi di aggregazione - afferma il sindaco Giorgio Zinno - senza dimenticare l'arte e la cultura che rappresentano per San Giorgio il volano di attività legate al turismo e alla conoscenza".
Claudio Di Giorgio
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