Fermare la guerra. Nasce da Libera il Presidio per la Pace
L’incontro promosso da Libera Portici
19-10-2023 | di Claudio Di Giorgio

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Promosso da LIBERA Portici e dal suo Presidente Leandro Limoccia un incontro con l’arcipelago dell’associazionismo laico, religioso e con singoli cittadini che ha visto la nascita presso LIBERA del Presidio per la Pace. Una iniziativa simile a quella che in questi giorni sta unendo molte piazze italiane per mantenere alta l’attenzione sul conflitto Israelo-palestinese, e spingere alla risoluzione del conflitto.
Hanno partecipato numerose realtà che si sono messe insieme e se pur con le loro differenze hanno espresso fermo dissenso e condanna a qualsiasi forma di violenza , per progettare un percorso di pace che parte dal Medio Oriente ma non si ferma qui e che nascendo proprio dal conflitto Israelo Palestinese possa dare il suo contributo per intrecciare percorsi di libertà di dignità e che affronti il tema dell’umanesimo non violento che facendo della dignità e della reciprocità un linguaggio comune.
Un presidio che attraverso una serie di iniziative coinvolga le scuole, le istituzioni e i soggetti istituzionali del territorio, organismi pubblici e privati e che veda tra l’altro l’esposizione assieme delle tre bandiere, la bandiera di Israele, la bandiera Palestinese e la Bandiera della Pace , che cercherà di rafforzare sempre più le richieste di cessare il fuoco, aprire corridoi umanitari , liberare gli ostaggi, aprire il dialogo per l’avvio di trattative di pace.
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Tutti concordi i presenti nei loro interventi nel dichiarare che è necessario fermare la guerra e far partire un vero processo di pace, attivando tutti i canali della politica e della diplomazia al fine di promuovere la pace , la giustizia , la dignità e i diritti nel Medio Oriente e perciò è stata da tutti condannata l’ignobile e brutale aggressione di Hamas per la quale non vi può essere giustificazione alcuna, ma è stato anche evidenziato che anche la difesa di Israele non può tramutarsi in rappresaglia contro la popolazione della striscia di Gaza . I popoli di Israele e della Palestina devono vivere assieme due stati per due popoli. Si cercherà di far sentire la propria voce organizzando mobilitazioni per il diritto umano alla pace.
“La nostra anima è rivolta e tesa alle vittime dei due popoli - spiega il presidente Limoccia - Siamo tutti addolorati, angosciati, ansiosi per gli orrori di questo conflitto Israelo Palestinese, e il primo pensiero va alle vittime e agli ostaggi. Non c’è nessuna smania di contrapposizione e di tifoseria che non aiuta la causa della pace. Quello che vogliamo mettere in campo sarà un presidio per amare la vita , la cura del vivere , il rispetto della diversità di ogni persona ogni bambino, un presidio che si adopererà per invocare la pacificazione e il dialogo che è l’unica strada e le bandiere saranno il simbolo dell’espressione della vicinanza ai popoli di Israele e della Palestina e un invito ai governanti a fermare la guerra.
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