Il Covid ferma la Festa della Immacolata, la tradizione più sentita di Castellammare dovrà essere rinviata all'anno prossimo. Niente processione di "Fratiell e surell" vietata per le norme anti contagio, che proibiscono gli assembramenti. I dodici giorni prima dell'otto dicembre nessuno potrà adempiere al voto in nome della Madonna chiamando alla preghiera i fedeli con "Fratiell e surell". Controlli delle forze dell'ordine blinderanno i quartieri. Così come nessun falò potrà essere organizzato la notte della vigilia dell'otto dicembre. Oggi presso il commissariato di polizia si è svolta una riunione tecnica tra il sindaco Cimmino e le forze dell'ordine per discutere in merito alle tradizionali iniziative dell’Immacolata. Il risultato dell'incontro è stato illustrato, in serata, dal primo cittadino stabiese. "In base alle disposizioni nazionali vigenti, è chiaro che non sarà possibile lo svolgimento dei tradizionali rituali di Fratiell e Surell e della festa dei falò in villa comunale, dal momento che sono vietati gli assembramenti ed è necessario continuare a rispettare il distanziamento sociale. Avremmo voluto tutti festeggiare anche quest'anno la ricorrenza più sentita da tutti noi stabiesi, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Stiamo valutando soluzioni alternative per onorare la tradizione anche quest'anno. E sono certo che l'anno prossimo riusciremo ad organizzare una festa all'altezza dell'importanza di questa ricorrenza e che torneremo ad abbracciarci tutti insieme in villa comunale, per lasciarci alle spalle questo periodo così impegnativo per tutta la città".

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