Intesa raggiunta all’Unione Industriali di Napoli tra la direzione della Fincantieri e le organizzazione sindacali sulla cassa integrazione ordinaria che scatterà per 125 lavoratori del cantiere di Castellammare di Stabia. La conferma arriva da Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania.

La cig partirà il 20 gennaio prossimo. L'intesa è stata possibile, rileva il sindacalista, dopo l'impegno assunto nella serata di giovedì 14 gennaio al Ministero dello Sviluppo economico per poter realizzare nei prossimi mesi la cantierabilità di una nave oceanografica. L'accordo prevede anche una rotazione dei lavoratori e la salvaguardia del reddito anche utilizzando formazione e trasferte.

“L'intesa - dice Sgambati - permette ai lavoratori di Castellammare di Stabia di poter chiedere la celerità alle istituzioni che si sono impegnate in queste settimane per garantire una presenza industriale importante a Castellammare. Essa è ancora più importante perché Fincantieri si è impegnata fino al prossimo 2020 a garantire attività che non metteranno a rischio le prospettive del cantiere”.

Per Giuseppe Terracciano, segretario generale della Fim Campania, il ricorso agli ammortizzatori sociali "si è reso indispensabile per superare le momentanee difficoltà produttive aziendali per poi avviarsi rapidamente verso la ripresa a regime disegnata nell'incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico di ieri. La decisione - ha proseguito il sindacalista - assunta anche grazie ai cospicui investimenti annunciati da Governo e Regione Campania, che apprezziamo, di costruire a Stabia una nave oceanografica in tempi brevi, e la successiva missione produttiva del Cantiere sul militare, creano i presupposti per il consolidamento dell'intero assetto aziendale per il prossimo futuro". 

Sulla vicenda è intervenuta anche Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, che all’indomani dell’incontro al Ministero dello Sviluppo tra istituzioni, sindacati e azienda afferma che “sul rilancio e lo sviluppo del sito Fincantieri di Castellammare, così come rispetto a Bagnoli, si misurerà la reale incisività dell'azione del Governo e della Regione Campania: all'annuncio dell'investimento di 250 milioni devono ora fare seguito azioni concrete attraverso l'individuazione di tempi certi e l'attivazione di tutte le procedure necessarie a garantire al cantiere stabiese nuove opportunità di lavoro”.

Per l’esponente della Cisl: “La priorità di tutti gli attori coinvolti - dalle istituzioni locali alle forze sociali deve ora essere quella di portare a casa risultati misurabili e in tempi certi per dare corso alle ipotesi già proposte in Prefettura la scorsa settimana: la realizzazione di una nave oceanografica, sulla base di un finanziamento pubblico di 250 milioni, la ripresa e l'accelerazione del rinnovo della flotta della Marina Militare italiana, affidando al cantiere di Castellammare nuovi progetti. Va, inoltre, rilanciato il progetto già previsto di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico dello stabilimento”.

La Lucci valuta positivamente anche “l'impegno mostrato nella gestione della vertenza da parte della Regione Campania che si è detta disponibile a intervenire, con fondi regionali, sul fronte della ricerca e dell'innovazione per il rilancio del settore della cantieristica. Vedremo! Positiva, inoltre, anche la proposta di una campagna di rottamazione delle navi obsolete che navigano le acque campane, con la concessione di incentivi agli armatori per la sostituzione dei vecchi traghetti con altri non inquinanti da affidare al sito di Castellamare. L'operazione consentirebbe infatti di mettere a frutto e valorizzare le professionalità e il know how acquisito dagli operai del sito stabiese che hanno già realizzato con successo navi ecologiche".

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