Otto consiglieri di opposizione e due di maggioranza hanno firmato dal notaio le dimissioni in blocco dal consiglio comunale di Pompei. Si tratta di Franco Gallo, Bartolo Martire, Maria Padulosi, Salvatore Perillo, Carmine Cirillo, Lello De Gennaro, Marika Sabini, Angelo Calabrese, Stefano De Martino e Luigi Ametrano. È terminata, quindi l'esperienza del sindaco Nando Uliano che in due anni non ha mai intercettato un solido sostegno nell'assise, cambiando ben 14 assessori.

Il Testo Unico degli Enti Locali all'articolo 141 comma 1 prevede lo sciglimento delle amministrazioni per dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri. Il primo tentativo di sfiducia già alla fine dello scorso anno, vanificato dal "salto della quaglia" prima di Attilio Malafronte e poi, dopo le dimissioni della consigliera Andreina Esposito, dal passaggio del primo non eletto, Giuseppe Del Regno, tra i supporter del capo dell'amministrazione. In 27 mesi non sono mancati divorzi e riavvicinamenti. Gli ex assessori Diego Marmo, Vincenzo Sica e Pietro Amitrano lo hanno abbandonato tra accuse di immobilismo amministrativo e quelle di ombre sulla gestione di molte vicende.

Recentemente i 3 consiglieri di Messigno sono passati all'opposizione dopo che Uliano ha "licenziato" l'ormai ex delegata al cimitero, Santa Cascone. Nel corso del tempo, inoltre, alcuni consiglieri sono saltati da un banco all'altro. Alla base di questa vicenda gli accordi tra esponenti locali del Pd ed alcuni extra comunali come Domenico Ossame, consigliere nella vicina Torre Annunziata e segretario politico del gruppo di De Martino. Sullo sfondo le varie correnti Dem che hanno tra i loro punti di riferimenti in regione Antonio Marciano e Mario Casillo.


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