Già latitante a soli 15 anni: è finita dopo qualche settimana la fuga di un minorenne originario di Castellammare di Stabia.

Incensurato fino al 15 giugno, quando poi i carabinieri della compagnia locale lo hanno arrestato per tentata estorsione, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia.

La storia. Ha preteso 200 euro e, per ottenerli, aveva spaventato la nonna 60enne minacciando di incendiarle il motorino. Poi le aveva sferrato pugni e calci provocandole un trauma cranico. Dopo il fattaccio si è dato alla fuga ma è stato bloccato poco lontano da casa dai carabinieri, che l’hanno tratto in arresto; è stato accompagnato al centro di prima accoglienza per minori dei Colli Aminei a Napoli e poi in comunità. Il ragazzo però non ha resistito alla tentazione della fuga, allontanandosi dalla comunità dopo una settimana. Segnalato all’autorità giudiziaria che ha emesso un’ordinanza di aggravamento per disporre il trasferimento del ragazzo nel più restrittivo istituto di Nisida. Il ragazzo però, dal momento della sua fuga dalla comunità, si è reso irreperibile, tanto da essere dichiarato latitante con decreto emesso dal tribunale per i minorenni di Napoli.

Nella giornata di sabato 30 giugno è stato però individuato dai carabinieri di Castellammare mentre camminava a testa bassa non lontano da casa sua: indossava un giubbino nero in cui i militari hanno rinvenuto 23 grammi di marijuana per il cui possesso è stato denunciato per detenzione di stupefacente a fini di spaccio.

Riconosciuto, è stato tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, è stato riaccompagnato nell’istituto di pena minorile sull’isolotto di Nisida.

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