“Dobbiamo perquisire casa, abbiamo un mandato”: l’avevano studiata bene la ‘parte’, sventolando persino distintivi e finti documenti, tutto per poter sì perquisire ma poi trafugare anche tutto ciò che poteva tornare utile, come soldi e oggetti di valore.

Si tratta dell’ultima furba trovata messa in atto da una banda di tredici persone, sgominata dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, che in queste ore stanno terminando l’esecuzione dei provvedimenti emessi dal gip di Napoli. L’accusa per le finte forze dell’ordine è di associazione per delinquere finalizzata a furti e rapine in abitazione aggravate dall’aver portato armi e dall’aver simulato la qualità di Pubblico Ufficiale.

Secondo quanto accertato dalle indagini, corredate da filmati che incastrano senza ombra di dubbio i responsabili, i componenti dei due gruppi – perché agivano divisi seppur con una identica tecnica – entravano in azione principalmente di notte. “Dobbiamo controllare stanze e mobili”: spiegavano, con fare convincente e tanto di uniformi fasulle, ai malcapitati che a quel punto dovevano per forza acconsentire.

Evidentemente, però, una volta terminate le perquisizioni, quelle sparizioni hanno insospettito le vittime che così si sono rivolte agli investigatori autentici di Napoli, dando il via alle indagini. L’intenso lavoro di riconoscimento e identificazione ha poi consentito di dare un nome un volto a tutti i componenti della banda. 

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

vai al video