Fiume Sarno. Aziende sequestrate producevano rifiuti fuori legge
Due sequestri preventivi per varie violazioni: già destinatarie di prescrizioni, operavano nell’illegalità
10-11-2020 | di Redazione
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Aziende non regolari che, nonostante le prescrizioni, hanno continuato ad operare nella illegalità.
E' quanto hanno accertato i carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, con i dipendenti Noe di Napoli e Salerno, per alcune fabbriche che operano lungo il fiume Sarno e i torrenti Solofrana e Cavaiola.
Questa mattina i militari hanno effettuato due sequestri preventivi, uno ad Angri e uno a Scafati. Nel primo caso si tratta di un impianto di recupero rifiuti speciali pericolosi e non. Il legale rappresentante della società dovrà rispondere dei reati di scarichi illeciti di reflui industriali, attività di gestione di rifiuti non autorizzata e violazione alle prescrizioni imposte nel titolo autorizzativo Aua, sanzionati dal Testo Unico Ambientale.
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A Scafati, invece, i carabinieri per la Tutela Ambientale sono intervenuti in un'industria conserviera operante in via Orta Longa nel settore del trattamento e trasformazione di prodotti alimentari di origine animale e vegetale. Al termine delle verifiche sono state accertate plurime violazioni in merito allo stoccaggio in area non autorizzata di rifiuti speciali provenienti dal processo produttivo. Si tratta di fanghi e scarti inutilizzabili per il consumo.
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