Fiume Sarno. Da Castellammare l’accusa a sindaci e Regione: “Folli e indifferenti”
Attivato presidio su via Ripuaria per evitare nuovi sversamenti. Cimmino: “Bomba ecologica da terzo mondo”
08-11-2018 | di Marco De Rosa
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Disastro ambientale del fiume Sarno, il sindaco di Castellammare di Stabia ne ha per tutti.
Gaetano Cimmino lancia l'allarme e punta il dito contro i suoi "colleghi sindaci" dei comuni attraversati dal corso d'acqua più inquinato d'Europa, colpevoli a suo dire del silenzio che hanno calato sulla vicenda. Il sindaco accusa, inoltre, la Regione Campania di non essere intervenuta in tempo e di aver rischiato di vanificare gli sforzi fatti dal comune stabiese per evitare lo sversamento di materiale plastico a mare.
“Castellammare di Stabia non è lo sversatoio di nessuno – ha scritto sulla sua pagina facebook Gaetano Cimmino -. Sul fiume Samo e sulla plastica ed altro materiale che da giorni arriva alla foce è bene essere chiari: Castellammare di Stabia si sta facendo carico dell'emergenza mentre gli altri Comuni attraversati dal corso d'acqua si stanno voltando dall'altra parte”.
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Sono 13 i comuni attraversati dal fiume Sarno, 39 quelli di tutto il bacino idrografico. “Dai sindaci dei territori a noi vicini non mi sarei mai aspettato indifferenza, ma arrivati a questo punto – ha continuato Cimmino - la Regione Campania, il Genio Civile di Salemo o chi per essi devono però intervenire con urgenza. Il danno ambientale che stiamo scongiurando può ripresentarsi da un momento all'altro. E senza un piano di manutenzione delle strutture per la raccolta dei macroinquinanti presenti lungo il percorso del fiume sarà sempre più difficile fare qualcosa”.
Nel frattempo, a partire dalle 9 di giovedì 8 novembre, istituito un presidio permanente nei pressi di via Ripuaria per mantenere alto il livello di attenzione e scongiurare nuovi sversamenti illeciti. Chiesto l’aiuto della Regione, colpevole, a detta del sindaco Cimmino, “di aver ordinato di alzare la griglia nei pressi della foce del Sarno, per pochissimo tempo prima del nostro intervento, rischiando di vanificare gli sforzi fatti finora. La griglia funziona, è stata ripristinata, e va ab bassata ed utilizzata. Voglio ricordare a tutti che per la progettazione e la realizzazione di quella griglia sono stati spesi centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici. Che senso ha tutto ciò?”.
Ecco allora il piano del sindaco: “Dopo l'esposto in Procura a Torre Annunziata, non ci fermiamo ed in queste ore chiederemo alla Prefettura di Napoli un tavolo per l'emergenza con tutti gli attori coinvolti. Sarebbe un gravissimo errore lasciare impuniti i responsabili di una bomba ecologica da terzo mondo”.
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