Proseguono i lavori di Gori per il completamento della rete fognaria nel bacino di via Fontanelle, nell’ambito di un’articolata azione di potenziamento delle infrastrutture portata avanti in sinergia con Regione Campania ed Ente Idrico Campano.

Sono state ultimate con successo, infatti, le operazioni che hanno eliminato gli scarichi fognari di via Provinciale Fontanelle, a Castellammare di Stabia, e di via Gesuiti, a Pompei, nell’alveo San Benedetto, affluente del fiume Sarno. Un intervento grazie a cui sono portati a depurazione i reflui di circa 560 abitanti equivalenti all’impianto di Foce Sarno, che fa parte del progetto complessivo finanziato dalla Regione Campania per 2.500.000,00 di euro, di cui Gori è unico soggetto attuatore. Esso consentirà il completamento della rete fognaria nella zona nord del comune di Castellammare di Stabia e in quella parte del comune di Pompei compresa tra il fiume Sarno ed il bacino di Via Fontanelle.

“Un concreto passo in avanti nell’ambito di un intervento molto più ampio, finalizzato al recupero della balneabilità del litorale stabiese e dell’intero golfo di Napoli – dichiara l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello – Il nostro obiettivo, infatti, è quello di restituire progressivamente ai cittadini la risorsa mare, attraverso il risanamento del fiume Sarno e dei suoi affluenti e la realizzazione di una serie di opere come la condotta sottomarina per Torre del Greco e gli interventi di ottimizzazione della rete fognaria in tanti comuni tra cui Torre Annunziata, Trecase e Boscoreale”.

Un’opera molto attesa dai cittadini, che comporterà un incremento del servizio depurativo per circa 4265 abitanti, di cui 3615 residenti a Castellammare di Stabia e 650 residenti a Pompei.

“Il disinquinamento del Sarno passa anche attraverso le piccole azioni. A rendere inquinate le acque del fiume non sono solo i grandi scarichi industriali, ma anche i piccoli scarichi delle abitazioni – sottolinea il Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio - L’operazione di questa mattina, a cura di Gori, e il coordinamento tra le varie procure e i vari comandi di polizia locale che stanno lavorando alacremente per individuare gli sversamenti abusivi, lasciano ben sperare. L’auspicio è che quest’opera di indagine e individuazione dei fattori inquinanti proceda nel tempo, perché solo così potremmo arginare il fenomeno”.


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