San Giorgio a Cremano. Tiene banco da due giorni, con dichiarazioni contrapposte della maggioranza e dell'opposizione, l’argomento del forno crematorio da realizzarsi nel cimitero sangiorgese. Forno si, forno no. Hanno cantato vittoria i “grillini” di San Giorgio a Cremano per la mancata approvazione del progetto, dichiarando poi una “crisi di governo dell’amministrazione".

I quattro rappresentanti del “Movimento” - all'opposizione del sindaco Giorgio Zinno - si sono allontananti per protesta dall’emiciclo, uscendo dall’aula consiliare e dal palazzo comunale dove hanno registrato un video poi postato in rete. "Una vittoria di Pirro" si commenta nella Casa comunale, che informa che la seduta si è sciolta per la mancanza del numero legale e che si è trattato di un rinvio della discussione proprio per approfondire lo studio sull’impatto ambientale e sul rispetto delle normative vigenti in materia.

Il sindaco Giorgio Zinno ha parlato di "un'altra posizione precostituita" e ha risposto alla “vittoria dei grillini” precisando che "non c’è alcuna crisi di maggioranza". Anzi. "La maggioranza si è dimostrata compatta e coesa votando all’unanimità gli equilibri di bilancio come prevede la legge".

Circa il forno crematorio il sindaco ha ribadito che si tratta di un impianto di nuovissima generazione e che sarà sottoposto al "vaglio di esperti per avere rassicurazioni e certezze". Per questo sarà convocato un tavolo tecnico con Arpac, Asl e Sovrintendenza. Il consigliere Giuseppe Farina, nel suo  intervento sull’argomento, ha spiegato che per San Giorgio la realizzazione del forno crematorio rappresenterebbe una opportunità.

Apparirebbe pertanto pretestuosa la tesi dei “5 stelle” secondo la quale si correrebbe il rischio di un "viavai di carri che trasportano salme da cremare". Sarebbero invece previste 1000 cremazioni l’anno e poco più di due macchine al giorno di passaggio in città.

Nel bando inoltre sarebbe prevista la costruzione all'interno del cimitero di 775 nuovi loculi con un costo massimo di 3mila euro e che permetterebbero in qualche modo di rispondere alla richiesta dei cittadini, alleviandone le difficoltà di reperimento esistenti per l’annoso problema della scarsità di loculi.

Claudio Di Giorgio


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