Frane Vesuvio. Langella: "Ora interventi di messa in sicurezza"
Il Senatore: "Spiace dire 'lo avevo detto', serve anche più vigilanza"
08-11-2017 | di Redazione

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
"Spiace doverlo ricordare, ma quanto da me paventato quasi due mesi fa, dopo i terribili incendi che hanno devastato le pinete del Vesuvio, non ha tardato a manifestarsi. Senza le barriere naturali rappresentate dagli alberi, le prime piogge hanno provocato diversi movimenti franosi trascinando a valle colate di fango annerite dalla cenere e da altri residui della combustione. Insomma, essere stati 'profeti' non è servito a nulla". Così in una nota il senatore di ALA-SC (Alleanza LiberalPopolare Autonomie-Scelta Civica) Pietro Langella, vicepresidente della commissione Bilancio.
"In un'interrogazione rivolta al ministro dell'Ambiente – spiega il parlamentare originario di Boscoreale – ho chiesto, non più tardi di un anno fa, una maggiore attività di monitoraggio su tutte le zone cosiddette 'a rischio' del nostro amato vulcano invitando esplicitamente il Governo, a scendere in campo per favorire e supportare i compiti istituzionali di vigilanza che normalmente spettano all'ente parco. Perché questo non è stato fatto? E perché, a distanza di quasi tre mesi dai roghi assassini, poco o niente è stato realizzato per mettere in sicurezza il versante sud della montagna, quello più martoriato e flagellato dalla mano killer dei piromani?".
Elezioni. Gennaro Langella: “Faraone? E’ la continuità della cattiva amministrazione Balzano-Diplomatico”
“Boscoreale sconta un problema gestionale, visto che rispetto al circondario siamo un passo indietro”
"Ho più volte invocato - rimarca ancora Langella - un sempre maggiore coinvolgimento di vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e associazioni di volontariato nelle operazioni di controllo, a maggior ragione ora che si stanno verificando frane, allagamenti e smottamenti e ho ribadito, a più riprese, come sia assolutamente indispensabile l'installazione di apparati per la videosorveglianza nei boschi del Vesuvio".
"Constato, con amarezza, che non uno dei miei appelli è stato accolto. E che ora siamo qui a piangerci addosso per l'ennesima emergenza che, puntualmente, con una elementare opera di prevenzione, poteva essere evitata" conclude.
