TORRE DEL GRECO/TORRE ANNUNZIATA. Si è chiusa con durissime sentenze di condanna in primo grado e in abbreviato la maxi-operazione antidroga “Free-Tower”, condotta dalla Dda di Napoli lo scorso 27 gennaio contro il clan camorristico Falanga di Torre del Greco: 54 le ordinanze di custodie emesse dall’Antimafia per smantellare un illecito business milionario. L'organizzazione si occupava di diverse tipologie di stupefacenti: cocaina, hashish, marjuana e canapa indiana, venivano smerciate a Torre del Greco, Napoli, Massa di Somma, Procida e tra le province di Salerno e Caserta, grazie ad una fitta rete di spacciatori. Tra questi anche due ragazzini, che per l’inchiesta confezionavano le dosi e accompagnavano i parenti a consegnarle ai pusher.

IL RUOLO DEI ‘PENTITI’. Fondamentali, per le condanne inflitte dal gup Roberta Zinno del Tribunale di Napoli, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia: Domenico Mimì Falanga, figlio del capoclan Peppe o' struscio ed Aniello Pompeo, capopiazza dello spaccio a Torre del Greco. Ancora Domenico Vitiello, compagno di Rosa, la sorella di Aniello Pompeo (condannato ad 11 anni), altra “gola profonda” della camorra corallina e Barbara, la “sorellina” di Aniello, che dovrà invece scontare 7 anni di galera. E’ infatti grazie ai  racconti dei “pentiti” che il pm Maria Di Mauro è riuscita a ricostruire i movimenti del clan: chi era il pusher, chi faceva il corriere, quanto costavano la droga e i “pallini”.

LE CONDANNE. Mano pesante del giudice per Nunzio, Pasquale Magliulo e Giuseppe Mercedulo: tutti condannati a 20 anni di reclusione. Di poco inferiore la pena inflitta a Pasquale Troise (18 anni e 8 mesi) e Giuseppe Sannino (17 anni e 10 mesi). Assolta invece Rosa Castiello, difesa dall’avvocato Gennaro Ausiello. Per l’accusa, la donna era tra le promotrici dell’associazione camorristica dedita allo spaccio nella città del Corallo.

L’ASSE CON TORRE ANNUNZIATA. Il clan Falanga sfruttava per il traffico di droga anche un vero e proprio asse criminale, costruito nella vicina Torre Annunziata con esponenti di spicco della criminalità oplontina: i fratelli “tittone”, Luigi e Salvatore Monaco (difesi dall’avvocato Ciro Ottobre), condannati rispettivamente a 14 anni ed 8 mesi e a 10 anni e 10 mesi. Nove anni di reclusione, infine, per Angelo Amoretti, alias “chiappetella”, il più giovane del gruppo di Torre Annunziata, finito in manette a gennaio. “Chiappetella”, difeso dal legale Maria Macera, secondo i pentiti “era tra i ‘vettori’ della coca, da consegnare agli emissari del clan di Torre del Greco fuori alla stazione della Circumvesuviana di Trecase”.

Ecco la sentenza:

PRIMO GRUPPO: Abruzzese Ciro 10 anni – Amoretti Angelo 9 anni – Chierchia Michele 7 anni – Diamante Fabio 9 anni e 2 mesi – Garofalo Vincenzo “fiocchella” 9 anni e 10 mesi – Imperato Vittorio 9 anni e 6 mesi – Loffredo Massimiliano 4 anni e 4 mesi – Magliulo Nunzio 20 anni – Magliulo Pasquale 20 anni – Monaco Luigi 14 anni e 8 mesi – Monaco Salvatore 10 anni e 10 mesi – Oligo Giuseppe 10 anni – Pompeo Aniello 11 anni – Pompeo Barbara 7 anni – Sannino Giuseppe 17 anni e 10 mesi – Sannino Maria 15 anni e 4 mesi – Troise Pasquale 18 anni e 8 mesi – SECONDO GRUPPO: Cascone Giovanni 2 anni e 6 mesi – Castiello Rosa ASSOLTA – Mennella Salvatore 9 anni e 10 mesi – Mercedulo Giuseppe 20 anni – Sannino Gerarda 7 anni e 8 mesi – Sannino Marianna 15 anni – Sartori Maria 9 anni e 2 mesi – Vitiello Daniele 8 anni

 

 

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