Nota catena di supermercati sotto sequestro per frode e bancarotta fraudolenta: sei persone iscritte nel registro degli indagati.

La Guardia di Finanza, su ordine della Procura della Repubblica di Napoli ha eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo, emesso dal Gip del tribunale di Napoli, nei confronti della struttura aziendale dei supermercati in questione con contemporanea perquisizione delle sedi legali delle società e delle abitazioni dei 6 persone indagate (amministratori di fatto e di diritto), ritenuti responsabili, secondo il procuratore aggiunto Piscitelli, assistito dai pm Orlandi, Raimondi e Pavia, dei reati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale. Si tratta di un’intera famiglia di noti imprenditori, gli Apuzzo, e un prestanome di origini romene neppure residente in Campania.

I responsabili avrebbero pianificato e realizzato, in modo organizzato e perdurante nel tempo, una serie di condotte distrattive in danno di una società fallita a loro riconducibile non versando le imposte all’Erario (oltre 5 milioni di euro) e mantenendo integro il patrimonio aziendale nonostante i debiti accumulatisi nel corso degli anni con i creditori della società poi fallita.

Attraverso gli accertamenti patrimoniali delegati dalla Procura di Napoli alla Guardia di Finanza è stato ricostruito l’intero patrimonio mobiliare e immobiliare sottratto alla procedura di fallimento ed è stata individuata la frode fiscale descritta.

I DETTAGLI DEL SEQUESTRO. Poste sotto commissariamento due società con 41 punti vendita, del valore di circa 20 milioni di euro, situati tra le province di Napoli, Salerno, Caserta ed Avellino che hanno totalizzato, nell’ultima annualità, un volume di affari di oltre 200milioni di euro. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro un’imbarcazione di pregio del valore di 700mila euro (registrata a Massa Carrara ma trovata dalle Fiamme Gialle nel porto di Castellammare di Stabia), 2 Maserati e 11 immobili per un valore complessivo di mercato di oltre un milione di euro.

I DIPENDENTI. Allo scopo di salvaguardare i livelli occupazionali dei circa 2mila dipendenti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la prosecuzione dell’attività commerciale affidando la gestione della catena di supermercati a 2 amministratori giudiziari.

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