Fuga palermitana
24h da trascorrere nel capoluogo siciliano tra cultura e sapori in un tempo che sembra sospeso.
24-08-2022 | di Veronica Guariglia

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Palermo vive in un tempo sospeso, fatto di profondo sud, di tradizioni indisturbate, di bellezza palpabile, di cultura.
Al mattino si è già catapultati nei ritmi (calmi) della vita cittadina; profumo di brioches calde, rigorosamente col tuppo, si spande fra i vicoli intorno alla Cattedrale.
Cominciate la giornata con una tipica colazione siciliana a base di granita di gelsi, per i più golosi un ricco gelato al pistacchio o magari degli ottimi cannoli, scelta mai banale!
Se siete mattinieri fate subito un salto sui tetti della Basilica; vi toccheranno bel un po’ di gradini ma ne varrà la pena. La vista è mozzafiato.
Suggestivo il tour serale.
Proseguite in direzione Quattro Canti, dove si incontrano i quartieri storici della città.
A pochi passi troverete la fontana “della Vergogna” in piazza Pretoria; fate una pausa per leggerne le curiosità.
Se, invece, desiderate ammirare l’autentico Barocco palermitano preparatevi a strabuzzare gli occhi innanzi ai tesori stilistici della chiesa all’interno del complesso di Santa Caterina d’Alessandria.
Per un momento all’insegna del gusto e della tradizione fate tappa al mercato Ballarò, “erede di un autentico Suq”. Immergetevi nella calda (in tutti i sensi) atmosfera del luogo, tipica - non solo - dei mesi estivi. Palermo è meta turistica tutto l’anno.
Ascoltate le cantilene dei venditori. Procedete “a naso” facendovi strada tra i numerosi banchi ricolmi di leccornie. Assaggiate. Panelle, stigghiole o le più tradizionali arancine.
Dopo aver appagato la gola suggeriamo di proseguire la visita in direzione Cappella Palatina - Palazzo dei Normanni, uno dei monumenti simbolo di Palermo o, in alternativa, di concedervi un tuffo rigenerante nelle acque cristalline di Mondello, a soli 20 minuti di taxi (30€ tariffa fissa) o di autobus, dal centro città.
Tip: per chi fosse ancora affamato, consigliamo il bar Touring (lungomare di Mondello) con le sue “arancine bomba”. Imperdibili!
Per finire - la nostra esperta consiglia - un aperitivo, con annessa camminata, lungo la via Maqueda. Un turbinio di gente chiassosa e localini che si susseguono, l’uno dopo l’altro, in un clima vivace; o, ancora, un dopocena in via Chiavettieri.
Lasciamo, così, Palermo, ancora pregni della sua trasudante bellezza; impressionati dal fermento culturale che la attraversa.
Molteplici sono i progetti e le iniziative sociali attivi sul territorio.
Innumerevoli le librerie che costellano il centro; Palermo può definirsi - senza alcun dubbio - una città che legge.
Degne di nota le proposte dell’associazione ALAB la quale, in sinergia con altri enti, pone l’accento sulla riqualificazione urbana ed, in particolare, del Centro Storico grazie a laboratori d’arte e artigianato.
L’obiettivo è: “diffondere cultura dando vita ad una rete diffusa di microeconomia formando coloro che ricercano nel fare un'alternativa concreta”.
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