“Sulle moto si ha la sensazione di essere dei padreterni, soprattutto quando si accelera ed il vento arriva in faccia. La vita sembra indistruttibile ma non è così cari giovani, e ce lo dice Luigi”. La lunga omelia di don Michelangelo è stata rivolta ai tantissimi ragazzi che questa mattina hanno affollato la piccola chiesa dei Sacri Cuori di Messigno e lo spazio antistante per i funerali di Luigi Avellino, morto venerdì pomeriggio in un’incidente stradale mentre era in moto.

E proprio con le moto, la passione di una vita del giovane Luigi, che centinaia di amici l’hanno salutato per l’ultima volta. Gli hanno reso omaggio prima fuori la chiesa, poi in piazza Bartolo Longo, accogliendolo con i motori accesi.

La vita è troppo bella, frenate”, ha esortato i giovani don Michelangelo che ha detto: “La cosa più bella che potete fare per Luigi è vivere per lui. La sua vita, interrotta a soli 23 anni, l’affida adesso a voi con la speranza che distruggete l’odio, la violenza e l’ignoranza. La speranza è che non si verifichi più che una vita così giovane finisca e – ha concluso il sacerdote – che non si debba più piangere per una speranza spezzata”.

Ancora una volta è stata la comunità di Messigno a dover piangere una vita spezzata. Proprio in quella piccola chiesa, infatti, si sono tenuti i funerali di Nunzia Cascone ed Anna Ruggirello, le due donne morte nel fiume Sarno a causa di un’incidente stradale.


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