“Non c’è nulla di cui devo vergognarmi. Mi sono confrontato con i familiari delle vittime e loro mi hanno spronato a tenere regolarmente la festa di fine estate”. Ribatte a muso duro Alfredo Vitagliano, titolare del Lido Azzurro, alle polemiche divampate sui social in seguito ai fuochi d’artificio di ieri sera, esplosi per salutare la chiusura della stagione balneare a Torre Annunziata. “Hanno già dimenticato i morti di Rampa Nunziante” oppure “La festa del lido non andava fatta per rispetto dei morti” e ancora “Vergogna” sono i commenti più ricorrenti che si leggono in queste ore su Facebook. Frasi alle quali Vitagliano risponde rigo su rigo. “Non mi devo vergognare di niente, sono fiero di quello che ho fatto e lo rifarei altre mille volte. Quella mattina, mentre tanti si indignavano, io ero li con i miei collaboratori per dare una mano ai soccorritori.

Il Lido Azzurro – afferma Vitagliano - ha rispettato il lutto e la prima festa che abbiamo tenuto è stata il 10 agosto, oltre un mese dopo la tragedia. Inoltre io credo che in questa vicenda i titolati a parlare, in primis, siano i familiari delle vittime. Con le famiglie Cuccurullo e Guida c’è stato un confronto e loro mi hanno esortato ad andare avanti. La tragedia di Rampa Nunziante è una ferita che ci portiamo dentro tutti e abbiamo preferito ricordare le persone che hanno perso la vita senza spettacolarizzazione. Nessuna proiezione di video, niente lacrime. Solo un minuto di silenzio e un lungo applauso prima dei fuochi. Infine – conclude Vitagliano – giovedì 7 settembre ci sarà una serata per ricordare Marco Cuccurullo, che come tutti sanno era appassionato di fuochi, e in quell’occasione gli amici di Marco terranno una serata musicale che si concluderà con una batteria di fuochi in memoria dell’amico scomparso il 7 luglio scorso. Cosa diranno in quell’occasione i moralizzatori da tastiera? Si indigneranno lo stesso?”

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