Fuochi e feste per lo scudetto del Napoli sul Vesuvio: ambientalisti in rivolta
Insorgono le associazioni dei volontari. Matrone (ZeroWaste Italy): “Nessuno si azzardi a imbrattare il nostro vulcano”
26-04-2023 | di Marco De Rosa
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Un’eruzione di fuochi d’artificio e tricolori per festeggiare il Napoli anche sul Vesuvio. Un’idea lanciata dai tifosi del Napoli e che ha mandato su tutte le furie gli ambientalisti vesuviani.
L'idea della festosa eruzione tricolore del Vesuvio per celebrare il momento della conquista del terzo scudetto del Napoli, ha suscitato una tempesta di reazioni, non tutte positive. Da un lato sui social c'è chi si esalta per l'iniziativa, dall'altro ci sono (tantissime) persone che considerano l'evento come offensivo e pericoloso nei confronti del vulcano di Napoli.
Si tratta di una iniziativa che ha preso il via più di un mese fa perché la raccolta di fondi deve necessariamente raggiungere quote elevate e anche perché bisogna rintracciare sul mercato i tantissimi fumogeni necessari a generare una finta eruzione che possa essere visibile comodamente dalla strada.
Sulla strada degli organizzatori dell'iniziativa, dopo che la notizia del progetto è venuta fuori, da ieri c'è un nuovo, e forse insormontabile, ostacolo. L'ha messo la sezione Campania dell'associazione ZeroWaste/RifiutiZero che ha diffuso una durissima nota che si conclude con un appello rivolto a tutte le associazioni che hanno a cuore il territorio per un fronte comune contro abusi e inciviltà, e soprattutto tutte le autorità in campo: dal commissario del Parco del Vesuvio ai sindaci del territorio, alla Città Metropolitana e al sindaco di Napoli, ai carabinieri forestali e a tutte le forze dell'ordine operanti nell'area vesuviana. Un fronte civile per fare comprendere, se fosse necessario, che il territorio è un bene comune di tutti e per tutti. I pochi che si azzardassero a farne scempio, sono avvertiti.
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Ecco la nota dell’associazione.
“Mai idea più strampalata poteva essere partorita da chi pensa che il territorio, ancor più un'area protetta, possa essere invasa e utilizzata come palcoscenico per manifestazioni che nulla hanno di rispettoso verso un ecosistema territoriale di estrema fragilità – ha spiegato Franco Matrone di ZeroWaste Italy -. Se la notizia venisse confermata di autorizzare una scempiaggine simile, noi non staremo a guardare. Rivolgiamo un appello a tutte le Associazioni vesuviane e napoletane per una mobilitazione a protezione del Vesuvio. Nessuno entrerà nel territorio del Parco con striscione bandiere di plastica inquinante, men che meno con fumogeni e fuochi d' artificio. A costo di chiamare a raccolta tutti i cittadini del Parco per impedire simili manifestazioni a chi pensa che l'ambiente e la natura possa prestarsi a scemenze di tal fatta. Ciascuno festeggi l'impresa del Calcio Napoli come crede ma nessuno si azzardi a mettere in crisi un ecosistema già segnato profondamente da decenni di incuria ed abbandono, oltre che devastanti incendi e sversamenti abusivi di rifiuti di ogni tipo. Senza dimenticare che nello stesso Parco insistono discariche vecchie e nuove di cui le più recenti causate proprio dall' inciviltà e reticenza di amministratori e di cittadini napoletani che hanno di fatto sversato impunemente, per anni, monnezza di tutti i tipi nelle discariche vesuviane, col risultato di aver inquinando falde e terreni. E, costoro, a tutt’oggi, impuniti”.
Secondo Matrone la vittoria del Napoli “è un momento di festa. E tale deve restare. Nei limiti della civiltà della stessa città di Napoli, non a caso imbrattata ovunque, e nel rispetto dell'ambiente che circonda il nostro territorio. Vale anche per l'area di costa dove spesso residuano in mare i lasciti inquinanti di tante manifestazioni sul waterfront. Il nostro appello, oltre che a tutte le Associazioni che hanno a cuore il territorio per un fronte comune contro abusi e inciviltà, è rivolto a tutte le autorità in campo: dal Commissario del Parco del Vesuvio ai Sindaci del territorio, alla Città Metropolitana e al Sindaco di Napoli suo Presidente, ai CC forestali e a tutte le forze dell'ordine operanti nell' area vesuviana. Un fronte civile per fare comprendere, se fosse necessario, che il territorio è un bene comune di tutti e per tutti. I pochi che si azzardassero a farne scempio, sono avvertiti”.
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