Non abbiamo mai tradito il sindaco. Piuttosto, chi ha provato a farlo oggi finge di sostenerlo a spada tratta”. Additato come il problema numero uno, “buttato fuori dalla maggioranza” insieme agli altri due consiglieri ed altrettanti assessori del suo soggetto politico. Nell’assise di Torre Annunziata sembra di rivedere una storia già vista. Protagonista, nel bene e nel male, questa volta è Domenico Ossame, ex capogruppo di Nuovo Centro, ma già pronto a ricoprire nuovamente questa carica. Colui che si dice “schierato senza se e senza ma con il sindaco Giosuè Starita ma distante da tutti gli altri partiti” che, sottolinea, “non riconosco”. Primo tra tutti, manco a dirlo, “il Partito Democratico”.

Tra le file Dem, secondo Ossame, “si nasconde, a malapena, chi ha tramato contro il primo cittadino, provando in tutti i modi a raccogliere, fino a poche ore fa, le firme per la sfiducia”. Tra questi? Nessuna sorpresa. “Ascione ha inviato il suo uomo di fiducia, Gaetano Veltro, a Napoli ad incontrare Ciro Alfieri per definire la trattativa. Noi abbiamo provato a fare da ‘cavallo di Troia’, come per il summit con Lafranco e Sentiero”. Ma questa volta, stando ai nomi che già questa mattina potrebbero diventare i nuovi assessori oplontini, NC è stato fatto fuori. Tutti i rappresentanti tranne Rocco Manzo. “Si è piegato ai ricatti Democratici. Questi ci hanno imposto di presentare due donne per il nuovo governo della città, ‘nomi nuovi’ come hanno più volta rimarcato. Manzo era accondiscende verso questa linea, noi no”. Il motivo? Semplice: “Non credo che persone come Raiola siano alla loro prima esperienza. A quanto pare la ‘rottamazione’ che predica il loro capo vale per alcuni, non per tutti. La solita storia dei due pesi e due misure”.

Quelle di Ossame sono parole al vetriolo “contro un partito bocciato dalla città nel 2012 ma che oggi si ritrova a dettare la linea politica, mettendo nell’angolo anche il sindaco”. Lo stesso soggetto politico che “era assente il 30 dicembre quando i nostri due ex assessori, Russo e Di Palma, hanno permesso la riunione di giunta e l’approvazione del mutuo da 4 milioni di euro che è servito a sbloccare il finanziamento per il porto. Il famoso progetto di cui si fregia il capogruppo Dem ma reso possibile solo grazie a noi”.

Ed adesso? “Auguro buon lavoro ai nuovi. Noi continueremo a sostenere Starita fino alla fine della consiliatura, per il bene della città. Non vogliamo lasciarla ostaggio del PD”.

Per quanto riguarda i nomi in giunta, all’appello manca ancora quello di NCD, spaccato in due tra Gallotta e Vitiello, tagliato fuori per la poltrona di presidente del consiglio. Rocco Manzo punterà su Pinto. Per gli altri nessuna sorpresa rispetto a quanto avevamo già scritto: Colletto espressione di De Stefano, Pagano di Roviello, Carillo e Raiola per il PD. Riconfermata la Cirillo.

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Il quarto governo

Le deleghe

Primo summit con Starita

L'attacco dei 5 stelle

Nota di Ascione

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