BOSCOTRECASE. Spaccio di droga "rint 'o vuosk", gestito da una gang vicina ai Gallo-Limelli-Vangone: al via ieri gli interrogatori dinanzi al giudice.

In dieci, tra le persone finite in manette due giorni fa al termine di una maxi-inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata e della stazione di Trecase (comandante Andrea Rapone - maresciallo Antonio Tiano - vice Claudio Milito) hanno sfilato davanti al gip del tribunale oplontino, Antonio de Angelis.

Maria Riso (56 anni), la sola donna arrestata, e suo figlio, Francesco Di Matteo (37), alias barbablu, hanno respinto ogni accusa relativa allo spaccio di cocaina. Giuseppe Vangone, invece, il giovane nipote del capoclan Andrea, finito ai domiciliari così come Domenico Balzano “pallino”, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Nei prossimi giorni, saranno sentiti gli altri indagati finiti in carcere: Antonio Vangone (31), figlio del ras Andrea; Carmine Carillo 'o cinese, di 29 anni; poi Michele e Francesco Acunzo, noto come 'o pisiell, e Pasquale Perna, alias 'o ricc.

Le indagini dei carabinieri erano partite dalla denuncia di un immigrato del Gambia, giunto in Italia dopo essere stato soccorso da una nave della Marina militare. Denuncia che ha portato alla scoperta di un ricco giro di spaccio legato ad uno dei suoi rapinatori minorenni.

Al termine dell'inchiesta sono stati documentati 180 episodi di spaccio. Sequestrate dagli investigatori, inoltre, 250 di dosi di cocaina e marijuana. Una sola persona, 31enne noto come 'o polak, resta irreperibile.

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