Gettone di presenza da destinare ai meno abbienti: il consiglio comunale dice “no”
Torre Annunziata fa un passo indietro sull’abbassamento dei costi della politica. La reazione di Germaine Popolo
30-04-2018 | di Marco De Rosa
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Taglio ai costi della politica, l’amministrazione comunale di Torre Annunziata fa un passo indietro. E’ l’esito di uno dei punti all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale, tenutosi sabato 28 aprile.
Nel corso della seduta che ha approvato il bilancio di previsione per il triennio 2018/2020, il consiglio ha dato via libera alla determina riguardante le indennità di carica del presidente dell’Assise e dei consiglieri comunali, che resteranno quindi invariate rispetto agli scorsi anni.
Un bilancio che ha incassato reazioni positive da parte dell’assessore al ramo Emanuela Cirillo, ma che non ha messo tutti d’accordo. Su questo punto, infatti, sono intervenuti Ciro Alfieri, consigliere di opposizione, e Germaine Popolo, esponente della maggioranza: il primo aveva auspicato un azzeramento corposo dei costi della politica, già in fase di campagna elettorale, prima che Vincenzo Ascione prendesse il posto di comando lasciato da Giosuè Starita. L’altra, un gettone di presenza in meno al mese da detrarre sulle indennità di consiglieri ed assessori, destinando il ricavato per altri scopi. Entrambe le proposte, però, sono state bocciate.
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“I tempi non sono maturi. E’ un segnale che l’amministrazione poteva dare e che invece non ha dato”, ha spiegato con rammarico Germaine Popolo. La proposta, presentata fin dall’inizio della consiliatura dalla consigliera, era quella di inserimento dell’argomento all’ordine del giorno della seduta successiva al fine di destinare un gettone di presenza, di tutte le cariche istituzionali comunali, in un fondo a sostegno delle categorie disagiate. Già a dicembre 2017 la consigliera di maggioranza aveva approfittato della sua indennità per dare un contributo per i giovani del centro diurno polifunzionale "Me vuless mparà", che ricevettero allora un assegno di 500 euro, per acquistare materiale sportivo e far partecipare i ragazzi ad escursioni fuori sede. Ora il nuovo tentativo, andato a vuoto: “Con il tempo - ha proseguito Germaine Popolo - poteva crearsi un tesoretto corposo e utilizzabile, utile per arginare almeno in parte la crisi a cui sono sottoposte numerose famiglie torresi, tenendo ben presente che non si tratta di una misura sostitutiva di azioni che più adeguatamente possono risolvere questo tipo di problemi”.
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