Giallo sull’azzeramento. Intanto nella maggioranza c’è chi pensa alla sfiducia
Ancora una crisi nel governo cittadino di Pompei. Il sindaco Uliano diviso tra un rimpasto a metà o le elezioni anticipate
26-09-2015 | di Raffaele Perrotta
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Azzeramento si, forse no, chissà. Per rendere un’immagine di quanto sta succedendo in queste ore nel Municipio mariano occorre pensare ad una matassa ingarbugliata, da cui emerge una sola estremità. Secondo la pagina social di riferimento dei consiglieri comunali Martire e Gallo, il sindaco di Pompei, Nando Uliano, “sta giocando al gioco dell’oca, da cui non riesce a staccarsi per paura di perdere la seggiola”. Gioco o meno, a Palazzo si sta consumando una ‘lotta’ tra visibilità ed equilibri.
Il 21 settembre scorso è uscito un manifesto a firma dell’opposizione, compatta questa volta, che chiedeva a caratteri cubitali le dimissioni del primo cittadino. Messaggio che, secondo indiscrezioni, non è passato inosservato, anzi.
Nella variopinta maggioranza che nella pubblica assise sostiene Uliano, i dissidi e le lotte intestine non mancano. Se il gruppo di Messigno, Calabrese, De Gennaro e la giovane Sabini, è tornato a stringersi intorno al capo dell’amministrazione, stessa cosa non si può dire degli altri consiglieri.
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Da un lato Vitulano si trova ‘costretto’ a sostenere Marra in giunta, grazie al quale il primo è riuscito ad entrare in consiglio, subentrando proprio all’assessore. Dall’altro, nel trio Amitrano, De Martino e Cirillo, i problemi sono ben più gravi. L’assessore Beatrice, espressione proprio dei tre, stando a voci di corridoio, sembra non abbia mai fatto gioco di squadra. ‘Motivo sufficiente’ per chiedere a gran voce un nuovo cambio. Al niet del sindaco, i consiglieri avrebbero minacciato di firmare, insieme all’opposizione, le dimissioni ed il ritorno alle urne.
A tingere di giallo la questione politica sono voci che partono da Palazzo De Fusco e che indicano in D’Alessio e Lo Sapio “i pupari” di questa crisi. Sembra, ma il condizionale è d’obbligo, che all’ex sindaco ed al suo vecchio braccio destro non sia piaciuta la mossa di Uliano di inviare i vari dossier all’Anac, alla Corte dei Conti ed alla Procura. Per questo motivo, secondo alcuni, starebbero fomentando tale situazione.
Tra chi pensa che si risolverà tutto nel cambio di qualche assessore e chi immagina per domani pomeriggio alle 17 la firma dal notaio dei 9 consiglieri per le elezioni anticipate, al primo cittadino restano ancore ore intense di trattative per trovare la quadra e continuare a governare.
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