“A Torre Annunziata ho trovato il pubblico più competente di sempre. Per me il Savoia è stato più che una semplice esperienza, è stata una palestra da dov’è partito tutto”. Comincia così l’intervento del mister Gigi De Canio, ospite dell’ultima giornata del salotto di “Insieme nelle Bellezze”, la kermesse letteraria giunta alla seconda edizione e che quest’anno ha visto l’introduzione della rubrica “Racconti di sport”. 

Il mister ha ricordato con affetto la sua parentesi da allenatore del Savoia, raccontando alcuni aneddoti, soprattutto sul suo rapporto con i giocatori, descrivendoli come sempre leali e pronti a difenderlo in alcuni scontri avuti con una piccola parte della tifoseria. Oltre all’esperienza del Savoia, mister De Canio ha ricordato anche la parentesi avuta sulla panchina del Napoli in serie B e commentando la situazione attuale nel quale si ritrova la squadra: “Parliamo tutti perché pensiamo di sapere, per conoscere veramente le dinamiche bisogna starci dentro. Ai calciatori sono mancati dei punti di riferimento e non hanno avuto la capacità di rispondere, penso sia un fatto normale e umano". 

Non è un ritorno quello del mister nei nostri territori, proprio lui ai nostri microfoni ha svelato: “Io vivo a Vico Equense, mi sono stabilito qua e mi sono innamorato di questa terra. Sto bene qui, mi piace l’ambiente, ho vissuto delle bellissime esperienze professionali e umane e ho scelto di vivere qui".

Infine il mister si è lasciato andare con un pensiero personale, rivelando che sente la mancanza del suo mestiere: “Quando si ha a che fare con dei ragazzi è bellissimo, è un continuo rapporto di dare avere, l’allenatore riceve tanto in termini di comportamento, di affetto e risultati. La panchina in questo senso, di campo e di spogliatoio, mi manca, tutto quello che c’è dietro un po’ meno.”

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