Si fa sempre più complicato il caso delle maglie gettate da Scarpa e Del Sorbo dopo la sconfitta interna del Savoia contro la Paganese. I due giocatori sarebbero stati invitate a togliersi le gloriose casacche bianche perché ritenuti indegni di indossarle dopo l’ennesima scoppola subita. Il gesto è stato avviato dal capitano seguito a ruota dal suo compagno. Poi l’intervento degli agenti di polizia diretti dal Primo Dirigente Vicenzo Gioia e dal Vice Questore Elvirà Arlì ha fatto sì che i giocatori tornassero negli spogliatoi dopo aver ripreso le proprie magliette.

SCARPA SCAGIONA I TIFOSI. Neanche 24 ore dopo l’accaduto Francesco Scarpa è stato sentito dagli agenti del commissariato di Torre Annunziata. Il capitano è stato interpellato perché è stato colui che ha preso la parola con la frangia di tifosi più inferocita. Il bomber torrese ha dichiarato di non aver riconosciuto nessuno e di essersi tolto la sua numero dieci soltanto per un gesto istintivo dettato dal momento. Il capitano ha così scagionato i sostenitori che lo avrebbero invitato con toni poco pacati a compiere un’azione che purtroppo per lui non si potrà più cancellare.

IL CASO PASSA IN PROCURA. Gli atti sono così stati passati alla Procura di Torre Annunziata, che dovrà decidere se aprire un’indagine per violenza privata nei confronti di Francesco Scarpa. L’avvenimento potrebbe così cadere nel penale visto che sarebbe stato trasgredito l’articolo 610 del codice di procedura penale (i colpevoli rischiano una reclusione fino a quattro anni). La palla, è proprio il caso di dirlo, passa così ai pm che prenderanno ben presto una decisione, anche alla luce delle dichiarazioni del capitano del Savoia sul quale sono puntati anche i fari della Procura Federale. 

 

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