Manifestazione sì, manifestazione no, manifestazione forse. La giornata mondiale contro la violenza sulle donne, vissuta ieri a Torre Annunziata, ha sfiorato il paradossale. Un manifesto già affisso in città annunciava il patrocinio del Comune per 'Libere e Senza Paura', momento pubblico di riflessione sul tema, organizzato dall'associazione cittadina 'Catena Rosa', e da tenersi in villa comunale alle 20. Poi, la doccia gelata. Un post su facebook della presidentessa dell'associazione, Ada Ferri, rivelava ad appena 6 ore dal suo inizio lo stop "all'evento in villa da parte dell'Amministrazione per motivi ancora ignoti". Il post continuava polemico: "Non mi piace pensare a un boicottaggio - scriveva la Ferri sul proprio profilo social -  perché anche quello, nobile o infido che sia, presuppone un motivo valido. Penso piuttosto a un atteggiamento di indifferenza, di negligenza, di insensibilità da parte di chi ha pronunciato il suo no". Infine, la sorpresa. La manifestazione si svolgeva comunque, autogestita ed in misura ridotta, non ai giardinetti ma sul marciapiede di viale Marconi (vedi articolo correlato, ndr), trasformandosi in ovvia protesta pubblica contro il sindaco Starita.

La polemica veniva poi alimentata da un comunicato di SEL. Nota nella quale il coordinatore cittadino, Massimo Napolitano, definiva l'atteggiamento di Starita "un maltrattamento contro le donne", invitando inoltre, senza mezzi termini, l'assessore alla Cultura Antonio Irlando a dimettersi per "essere l’ennesima faccia pulita 'usata' dalla politica torrese per coprire interessi più grandi e per questo vittima, insieme all’associazione, di questo sopruso".

Accuse a destra e a manca, insomma. Oggi, la difesa del primo cittadino di Torre Annunziata: "Abbiamo ritirato solo il nostro contibuto economico alla manifestazione (circa 3mila euro, a detta di Starita, per allestire un palco in villa comunale) a causa di un disguido tecnico dei nostri uffici nella preparazione degli atti necessari a concedere i fondi. La manifestazione poteva comunque svolgersi, ci mancherebbe altro. Magari - continua il sindaco - poteva ridursi la sua ampiezza. Ed allora mi chiedo se si tratti di vero associazionismo e di volontariato, quando una manifestazione non si svolge per nulla in assenza di un patrocinio economico. Mi pare - conclude Starita - si sia banalizzato il vero significato della giornata".

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La protesta serale