Giovani in fuga da Torre Annunziata: 'Senza lavoro non c'è futuro, andremo via dopo il diploma'
Negli ultimi tre anni oltre 3mila persone hanno lasciato la città. L'amarezza dei maturandi: 'Pugnalata al cuore, ma scelta obbligata'
21-06-2023 | di Redazione
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“Non ci sono prospettive qui, andremo via dopo il diploma”. Sogni, speranze e amare consapevolezze. Sono iniziati gli esami di stato e la prima prova di italiano è appena terminata. I ragazzi sono travolti da un turbinio di emozioni, ma a stonare in questo clima di festa è il dramma occupazione a Torre Annunziata. “Senza lavoro non può esserci futuro, lasciare la città è una scelta obbligata”.
Valeria, Yulia e Gennaro, studenti del Liceo Statale ‘De Chirico’, non hanno dubbi. Torre Annunziata è messa in ginocchio dall’emergenza lavoro e l’unica chance per salvarsi è scappare. Yulia dopo il diploma studierà ingegneria informatica. Il suo sogno è diventare una programmatrice di videogiochi. “Per me sarà una pugnalata al cuore lasciare Napoli, ma non c’è scelta. Sono ucraina e già in passato sono stata costretta ad abbandonare la mia terra. Sono arrivata in Italia insieme ai miei genitori per avere più possibilità lavorative. Purtroppo mi toccherà farlo di nuovo e ricominciare da capo in una nuova città”.
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Negli ultimi tre anni sono oltre 3.000 le persone scappate da Torre Annunziata. A fare questo passo sono soprattutto i giovani, stanchi di precarietà e prospettive ridotte all'osso. Anche Gennaro, compagno di scuola di Yulia, è pronto a fare questa scelta. “Dopo la maturità andrò a Roma a studiare cinema. Al giorno d’oggi scappare è una scelta obbligata. E comunque è un’emergenza che non riguarda solo il nostro territorio, ma l’Italia intera. Sono triste, ma non c'è alternativa. Di una cosa però sono certo: non è un addio ma un arrivederci”.
Ad unirsi al coro dei ragazzi c'è anche Valeria. Sogna di lavorare nel mondo del cinema, ma è ben consapevole delle difficoltà. “In ambito creativo non ci sono sbocchi a Torre Annunziata. Forse si ha qualche chance nel teatro, ma non è questo quello che voglio fare. Il nostro è un territorio piuttosto complicato e non posso fare altro che andare via per garantirmi un futuro”.
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