Nelle azioni criminali a Torre Annunziata. Molto spesso i protagonisti sono giovanissimi. Don Antonio Carbone, parroco dei Salesiani di Torre Annunziata, da sempre lavora con loro. Questo il suo punto di vista. “Ragazzi che si uniscono e mettono in atto comportamenti devianti, aggressivi, vilenti. Rifiutati anche dai clan come manovalanza perché senza regole e quindi poco idonei alla criminalità che invece è organizzata.
Ragazzi che incontro, in particolare, quando finiscono in un procedimento penale e vengono condotti in casa famiglia.

È un fenomeno in crescita, quello delle baby gang in particolare nei territori del napoletano. Atteggiamenti di rifiuto delle regole e rovesciamento dei ruoli a scuola in famiglia. I figli che comandano sono, di fatto, “orfani” di educazione, e quindi privati di un loro fondamentale diritto. Non è difesa ad oltranza dei ragazzi e non è il solito colpevolizzare i genitori di tutto quello che fanno i figli.

La perdita di autorevolezza delle figure genitoriali ed educative è un dato di fatto. Oggi i genitori sono fragili dal punto di vista emotivo, eccessivamente indulgenti verso i propri figli, figli da accontentare a ogni costo. Questo forse a causa di un’educazione rigida del passato basata sull’autorità e sul rispetto delle regole. La tenerezza e la disponibilità diventano in molti casi buonismo educativo che di educativo ha ben poco”.

Poi ha aggiunto . “L’“educazione clandestina” o parallela, o peggio alternativa fatta dai social e dai personaggi di successo intercetta i desideri di onnipotenza e trasforma i ragazzi in qualcosa di diabolico. L’educazione, non è solo responsabilità di genitori e insegnanti, è un problema collettivo che investe l’intera società. E’ un “pro, Ragazzi orfani di passioni, come lo sport, la musica, l’associazionismo, sono quelli più a rischio. Diamoci da fare tutti, non lasciamo orfani di educazione e di passioni i nostri ragazzi”.