L’Associazione Valore Uomo esprime tutta la solidarietà alla protesta della categoria dei Giudici di Pace che si è astenuta dalle udienze dal 6 al 10 giugno u.s. per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle notevoli innovazioni nella organizzazione degli Uffici.

Una situazione che sta avendo gravissime ripercussioni non solo sui professionisti ma anche su quella grande fetta di utenti che si affidano alla Magistratura Onoraria per la soluzione di controversie importanti.

“E’ incredibile come la mano destra della Giustizia non sappia cosa faccia la mano sinistra – afferma il Presidente dell’Associazione Valore Uomo Giuseppe Mazzucchiello - infatti, con la riforma si è elevata, e di  molto, la competenza per valore del giudizio innanzi al Giudice di Pace ampliando il numero e la qualità delle cause di cui loro potranno occuparsi ma, nel contempo, con un decreto attuativo, si è eliminata la figura del Giudice di Pace Coordinatore andando a rendere ancora più pesante il massimo rappresentante del Palazzo di Giustizia locale, il Presidente del Tribunale, il quale, oltre alle già gravose incombenze del suo ufficio, dovrà occuparsi anche di quelle di tutto l’Ufficio del Giudice di Pace”.

Quale è la ratio di questo provvedimento?

L’auspicio è che il Governo rimedi a questo suo ennesimo distratto provvedimento rimettendo le cose al posto giusto riaffidando la gestione del contenzioso ai Giudici di Pace, sempre attenti alle ragioni dinamiche ed alle evoluzioni della società, e che fondano la ratio profonda della loro esistenza sulla vicinanza concreta ed immediata alle esigenze del cittadino.

 


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