Gli scavi di Pompei a portata di click
Il Parco Archeologico apre i suoi archivi digitali alla libera consultazione - VIDEO
01-08-2022 | di Redazione
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Pompei apre i suoi archivi digitali, attraverso il sistema Open Pompeii. Una rivoluzione nella consultazione dei dati sul patrimonio archeologico del Parco, nell’ottica della massima accessibilità e interattività nella ricerca e nella fruizione.
Un immenso patrimonio di dati del Parco archeologico di Pompei, raccolti in decenni e aumentato significativamente in tempi recenti grazie al Grande Progetto Pompei sotto la direzione di Massimo Osanna, da oggi sarà alla portata di tutti con un click, per consultazione, studio e approfondimento. Un archivio di vetro trasparente, disponibile e accessibile a tutti, non solo a studiosi e con possibilità di interagire e integrare informazioni utili.
Disponibili on line dati, informazioni, immagini e video su ciascuna struttura archeologica, case e edifici, reperti, affreschi presenti o distaccati, con indicazione della loro provenienza e attuale dislocazione, ad esempio in un museo o in deposito, con connessa bibliografia e possibilità di incrociare dati.
Un passo avanti nella ricerca, a disposizione di visitatori, studiosi, operatori turistici, guide o anche semplicemente appassionati, che potranno accedere al sistema da qualsiasi dispositivo.
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Il sistema sarà anche accessibile attraverso l’App My Pompeii implementata allo scopo di migliorare la visita al sito. L’applicazione ha la funzione di audioguida e consentirà al visitatore di interagire con il Parco inviando segnalazioni nel corso della visita e ricevendo un feedback diretto e immediato.
“Il sistema Open Pompeii, che consentirà l’accesso a una immensa banca dati di documenti e informazioni, mai prima resi disponibili al pubblico, è un’operazione che si può definire radicale e coraggiosa e che si inserisce nello sforzo più ampio del Ministero della Cultura. – sottolinea il Direttore Gabriel Zuchtriegel - Attraverso il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale dell’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library, il Ministero sta attuando un processo di trasformazione digitale, di tutti i luoghi della cultura statali che possiedono, tutelano, gestiscono e valorizzano i Beni Culturali, nell’ottica oltre che della piena accessibilità anche del miglioramento della tutela e della conoscenza del patrimonio. Con Open Pompeii raggiungiamo un importante traguardo in questo ambito, ma non è assolutamente un punto d’arrivo: la digitalizzazione continuerà anche nei prossimi anni e proprio per questo il feedback degli stessi utenti sarà preziosissimo”.
La consultazione delle informazioni è basata su un’interfaccia semplice e intuitiva che, mediante una mappa, permette all’utente di interagire con il sistema e visualizzare i vari livelli informativi, navigando tra regioni, insule, unità catastali e vani. Utilizzando il motore di ricerca integrato, è possibile ricercare le informazioni desiderate circa unità catastali o reperti archeologici.
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