Si fa pressante l’azione del M5S nei confronti della Gori, la società che gestisce il servizio idrico ai cittadini del vesuviano dopo i fatti gravissimi emersi di recente grazie all'azione della magistratura. Parlamentari, consiglieri regionali e comunali del Movimento Cinque Stelle, con Luigi Gallo e Carlo Sibilia, hanno partecipato a un presidio davanti alla sede della GORI di Ercolano a via Trentola, strappando simbolicamente una gigantesca bolletta e annunciando le prossime iniziative che saranno messe in campo.

Lotta agli aumenti delle tariffe, sollecitare la procedura di urgenza per l'approvazione della legge regionale sull'acqua pubblica voluta da cittadini, comitati e associazioni e restituzione dei poteri decisionali di gestione dei servizi idrici ai sindaci dei comuni vesuviani e sarnesi. “Chiediamo che Carlo Sarro venga immediatamente rimosso  da commissario dell’ATO 3 - dichiara Luigi Gallo - non solo per le note vicende giudiziarie ma anche per l’incompatibilità con il suo ruolo. Deve passare il potere definitivamente nelle mani dell’assemblea dei Sindaci dell’ATO 3, unica che può annullare sia le partite pregresse che gli aumenti tariffari”. 122 milioni di euro indicati sulla maxi bolletta Gori distrutta dagli attivisti grillini, rappresentano la somma totale delle partite pregresse addebitate ai cittadini per pagare i propri debiti. Secondo i “grillini” si è davanti a un quadro assurdo che si mantiene in piedi semplicemente per la volontà di politici e di alcuni poteri forti. “E’ assurdo non vedere la connessione che c’è tra camorra e sistema politico, che ha consentito di far entrare la criminalità nellle aule parlamentari e regionali – dichiara Carlo Sibilia parlamentare 5 Stelle – La situazione non può essere gestita da un Commissario, deve tornare in mano ai Sindaci e soprattutto deve uscire dalla concessione di SpA. La SpA ha prodotto 122 milioni di euro di debiti che adesso si chiedono ai cittadini. La loro è diventata peggio di una banca con la copertura della politica di destra e di sinistra da Sarro fino a De Luca, - prosegue  Sibilia - Stiamo facendo il possibile per tirare fuori dalla regione questa criminalità organizzata che si è infiltrata e che è proprio l’occhio dei casalesi all’interno del parlamento.  Attualmente Carlo Sarro è ancora Commissario e quindi la prima cosa da fare è rimuoverlo immediatamente”.

Claudio Di Giorgio

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