“Bambini pericolosi, armati come mafiosi. Hanno colpito mio fratello mentre era a terra sanguinante. Non so come definirli, lo hanno accerchiato in otto solo perché è intervenuto per difendere un suo amico”. E’ il racconto choc della sorella del 15enne accoltellato ieri da una babygang in zona Rosario a Gragnano.

Una ferocia inaudita: due coltellate perché intervenuto a difendere un suo amico da un litigio. E ora si trova in un letto d’ospedale, con ferite che gli hanno sfiorato un polmone. E la ragazza denuncia tutta la ferocia del branco, che ha continuato ad agire indisturbato anche dopo l’aggressione con minacce e insulti al giovane e sua sorella.

Il raid è avvenuto ieri pomeriggio. Tre giovanissimi aggrediti da otto ragazzi in una stradina di Gragnano. Accoltellato il quindicenne è finito in ospedale, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia che hanno ascoltato la vittima al pronto soccorso stabiese, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Dopo ore di ricerche e indagini i militari dell’Arma hanno identificato il branco. Si tratta di sei giovanissimi, tutti denunciati. Un'aggressione come spedizione punitiva seguita ad una lite per uno scooter, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti

Ma resta la rabbia per la violenza di ragazzini: "Era solo, indifeso, privo di armi, come giusto che sia, ma ciò non ha impedito ad otto vigliacchi di scagliarsi contro mio fratello ferito per terra. Privi di animo morale lo hanno accerchiato e continuato senza fermarsi fin quando qualcuno non ha urlato per indurli a smettere. Questo paese è colmo di ferocia se si parla di ragazzini di 15 anni che escono di casa con armi e con la brutale consapevolezza di utilizzarle. Ragazzini che vogliono imitare i mafiosi, ma devono capire non si scherza con queste cose, non si scherza con la vita di una persona. Non viviamo in un film, questa è la vita reale in cui ogni giorno a causa di persone prive di raziocinio muoiono uomini, donne e bambini”.

Ancora forte lo choc per la tragedia sfiorata e per i momenti terribili che la famiglia ha vissuto: “Mio fratello avrà avuto molta paura – ha concluso la ragazza - sicuramente molta paura, ma questa non gli ha impedito di reagire e difendersi per quanto ha potuto. Otto e un coltello contro uno ragazzo indifeso".

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