“Come è facile giudicare, puntare il dito, criticare, accusare, sdegnarsi, scandalizzarsi e al dramma aggiungere altro dramma. Le parole però non servono a nulla, serve solo ricordare la piccola Serena, una bimba speciale che amava le moto”.

A scrivere è la pediatra di Serena, la piccola che giovedì scorso ha perso la vita in un tragico incidente in pieno centro storico a Gragnano. Un dramma che a distanza di quasi una settimana continua a trascinare nel dolore migliaia di abitanti che conoscevano bene la piccola e i suoi genitori, sempre attenti e donarle cure e amore incondizionato.

LO SFOGO. In tanti sui social si sono espressi, in pochi hanno rispettato il dolore di una famiglia che ha visto un angelo volare in cielo troppo presto. E così la dottoressa Argo, pediatra della bambina, ha diffuso una lettera che prova a descrivere cos’era Serena per la sua famiglia e per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla: “Serena era una bambina speciale, molto speciale, tanto che ancora nessun dottore specialista, nessun luminare ha potuto mai dare un nome alla sua unicità. Serena non parlava, ma come era brava a farsi capire. Con i suoi occhietti vispi e furbetti, indicava, protestava, correva, sfuggiva e talvolta cedeva. Ma solo qualche volta. Amava gli animali, i vestiti, le bambole, i colori. Amava le macchine e i motori, era una vera esperta e le moto poi, non ne parliamo. Una gioia cavalcare una moto, mettere il casco e stare lì su una vespa anche così, fermi sull’asfalto. Una bambina speciale come Serena ha avuto la fortuna di avere dei genitori super speciali, sempre cosi attenti premurosi e vigili su di lei. Poi è arrivato quel giorno maledetto. Le parole non servono, il silenzio avvolge la mia anima incredula per una bambina speciale che amava le moto”.

LE INDAGINI. Nel frattempo gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire con precisione i contorni di una tragedia che ha sconvolto la comunità di Gragnano e Castellammare. Si allarga la cerchia degli indagati. Quattro gli avvisi di garanzia per concorso in omicidio stradale, tra i quali i genitori della vittima e i ragazzi coinvolti nell’incidente e che erano sulla moto. Un atto dovuto, quello firmato dalla Procura di Torre Annunziata e Napoli, e notificato ieri pomeriggio dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia e della stazione di Gragnano. Fissato nella mattinata di venerdì l’autopsia sul corpicino della bimba, che verrà eseguita dal medico legale Beatrice Mauriello, prima che la salma possa essere rilasciata alla famiglia per i funerali.

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