"Non accetto lezioni di moralità e di etica da Michele Serrapica". Lo dice l'ex consigliere provinciale Giovanni Caso commentando alcune esternazioni alla stampa di Serrapica.

"Non le accetto da lui come non le accetto da altri - prosegue - perché non scendo a livelli così bassi di confronto e di dialettica politica. La mia storia, i miei sacrifici, la mia passione per la nostra città parlano per me, e sono più che sufficienti per smentire le volgarità rivoltemi. Non mi curo di ricordare chi è impresentabile e chi non lo è. Chi sia Serrapica lo sanno bene i gragnanesi e soprattutto lo sanno bene le casse comunali".

"Se poi devo essere additato come il male di Gragnano – continua Giovanni Caso - per essere stato uno degli artefici della costruzione della coalizione che ha sostenuto Paolo Cimmino, allora sono contento di esserlo perché voglio ricordare a questo signore che in soli 20 mesi l'Amministrazione Cimmino ha portato a compimento opere incagliate da diversi anni ed ha azzerato tutte le spese di rappresentanza. Lascio ovviamente ai gragnanesi il giudizio tra me e Serrapica e tra la coalizione che lui sostiene e quella che invece appoggia Paolo Cimmino”. 

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