Sapevano come e quando colpire. Sono entrati verosimilmente da una finestra di una classe delle elementari, forzando un primo sgabuzzino. Poi si sono diretti in un’altra ala della scuola, sollevando di peso un armadio blindato e forzando un’altra porta dentro cui c’erano numerosi accessori e apparecchiature di valore. Non hanno sottratto nulla, almeno a prima vista. Ma hanno messo tutto a soqquadro.

E’ mistero sul furto avvenuto questa notte al plesso Roncalli dell’Istituto Comprensivo “Lizzadri – Roncalli”. Una banda di ladri si è introdotta nell’edificio seminando terrore al ritorno in ufficio del personale scolastico.

A portata di mano c’erano diversi computer e altre apparecchiature di valore. Ma nulla è stato toccato. Sono stati forzati però alcuni armadi e porte blindate. Uno di questi armadi era un blindato della presidenza che conteneva atti e altro materiale della fucini-Roncalli, messo lì a seguito dell’accorpamento scolastico avvenuto quest’anno, ma non ancora inventariato da chi l’ha ricevuto. “Questo perché la vecchia scuola non ci ha fornito ancora l’elenco di tutto quello che era contenuto in questo armadio – ha spiegato Angela Renis, preside della “Lizzadri – Roncalli” – quindi non sappiamo con certezza cosa i ladri abbiano prelevato. Siamo solo consapevoli che è stato un risveglio tremendo.

Sul posto sono giunti i Carabinieri di Gragnano che hanno effettuato i primi rilievi e avviato le indagini per risalire ai responsabili. Un lavoro che è stato fatto quasi a regola d’arte: la banda, composta sicuramente da più persone, ha agito con calma, eludendo anche il sistema di videosorveglianza.

La scuola è stata già oggetto di raid nello scorso luglio, quando ignoti si sono intrufolati nella scuola prelevando oltre 30 computer. Un danno estremamente pesante per un istituto, non solo per le sue casse ma soprattutto per i bambini al loro interno.

“Noi cerchiamo di educare i ragazzi alla vita e alla cultura della legalità – ha continuato la Renis -. Ecco perché chiedo l’aiuto delle Istituzioni per far sì che episodi del genere non accadano più”.

Un gesto che, definire vergognoso è anche poco. Un luogo dove, tutti, alunni, personale scolastico e famiglie, hanno fatto e stanno ancora facendo l'impossibile per far tornare ai fasti del passato, un Istituto dalle potenzialità enormi e molte volte bistrattato o non valorizzato per quanto meritasse – ha raccontato Marcello, uno dei docenti della scuola -. Non è la prima volta e, ahimè, penso anche che non sarà l'ultima se non dovessero essere presi seri provvedimenti con interventi mirati a salvaguardare un bene comune, diventato fragile nel corso degli anni. Sarebbe troppo facile per me, risolvere il tutto, andando via dopo 15 anni – ha continuato - ma, allo stesso tempo, equivarrebbe alla sconfitta personale e professionale più brutta della mia vita perché, quella scuola, la sento come casa mia. Continuerò a battermi per la Roncalli, dove insieme a tanti colleghi abbiamo fatto di tutto e di più, anche aiutando i collaboratori a portare armadi, sedie, banchi, a pulire etc. passando molte volte per petulante nell'interpellare chi di dovere per qualsiasi criticità, nella speranza di rivedere l'Istituto nel suo antico splendore e, di non darla vinta a chi, invece, vuole distruggerci in ogni modo, legale e non, delinquenziale e meschino”.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco Nello D’Auria: “Questo vile atto vandalico rappresenta non solo un danno materiale, ma colpisce le istituzioni e il nostro impegno verso l'istruzione e il futuro dei nostri ragazzi. Le autorità competenti sono già al lavoro per indagare sull'accaduto. Invito a segnalare qualsiasi informazione utile alle forze dell'ordine. Insieme, possiamo tutelare la nostra comunità e garantire un ambiente sicuro per tutti".

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