Lo hanno trovato in casa, con una pistola scacciacani e alcuni proiettili. E all’arrivo dei carabinieri ha sguinzagliato i suoi due cani da guardia per far desistere i militari dall’arrestarlo. Sulle mani e sulle braccia aveva ancora segni delle ustioni riportate quando ha appiccato l’incendio a un bar della zona del “Trivione” a Gragnano.

E’ finito in carcere Raffaele Marrazzo, ritenuto responsabile dei reati di incendio doloso, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi. E’ lui il responsabile della notte di paura in Piazza Matteotti a Gragnano, in cui un raid incendiario ha provocato ingenti danni a un esercizio commerciale. Raffaele Marrazzo, un giovane di appena 20 anni nato a Pompei ma residente a Gragnano, è stato arrestato dai carabinieri della stazione locale con l’accusa di incendio doloso e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo avrebbe approfittato del buio per appiccare il fuoco al bar ubicato nel quartiere “trivione”. Subito dopo, si sarebbe dato alla fuga, tentando di far perdere le proprie tracce. Tuttavia, grazie a un’operazione lampo condotta dai militari dell’Arma, supportati dalle immagini della videosorveglianza, il giovane è stato rintracciato e fermato.

Le autorità stanno ora cercando di fare luce sulle motivazioni del gesto. Resta ancora da chiarire se l’incendio sia frutto di un atto vandalico isolato o se dietro vi siano ragioni più complesse. Il giovane, al momento, è detenuto in attesa di ulteriori provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Sul caso è intervenuto il sindaco Nello D’Auria, che si è complimentato per il lavoro dei carabinieri: “Gragnano può contare su uomini e donne che, con professionalità e dedizione, lavorano ogni giorno per la sicurezza della nostra comunità. A loro va tutta la nostra gratitudine”.

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