Gragnano prova a mettere ordine nella movida, sempre più al centro di polemiche e preoccupazioni. Troppi, infatti, gli episodi di inciviltà, schiamazzi e comportamenti al limite — soprattutto nella zona di piazza San Leone — che hanno spinto il sindaco Nello D’Auria a intervenire.

Un primo freno è arrivato con una serie di ordinanze mirate: chiusura dei distributori automatici self-service dopo le 22, divieto di consumo di alcolici su suolo pubblico dopo le 21, e stop alle emissioni sonore disturbanti oltre la mezzanotte. “Un provvedimento necessario per difendere il diritto al riposo, tutelare la sicurezza dei cittadini e il decoro della nostra città. Contiamo sulla collaborazione di tutti”, ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando come il rispetto delle regole sia un dovere condiviso.

Ma non è solo l’amministrazione comunale a muoversi. Anche la Chiesa locale ha deciso di alzare la voce, cercando di stimolare un cambiamento che parta dalla coscienza collettiva. Don Paolo Anastasio, parroco della chiesa di San Leone, durante la messa domenicale ha lanciato un appello accorato alle famiglie: “Dialogate con i vostri figli. C’è bisogno di rispetto verso chi si impegna per migliorare il nostro paese. Credo che la sola repressione finisca per danneggiare anche le attività commerciali. È fondamentale parlare con i ragazzi, coinvolgendo i parroci del territorio e promuovendo un dialogo costruttivo”.

Il suo intervento ha trovato l’approvazione di molti fedeli, stanchi di vedere le strade trasformarsi, dopo il tramonto, in luoghi di eccessi e disordine. L’auspicio, ora, è che il senso di responsabilità collettivo prevalga, affinché Gragnano possa vivere la propria socialità serale in modo sano, sicuro e rispettoso.

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