Volato giù per circa dieci metri. Forse per imperizia o per una tragica fatalità. Lo dovrà stabilire l’inchiesta aperta per far luce sul caso di V.I., l’operaio 62enne che ieri mattina è precipitato dal cantiere sul quale stava lavorando a Gragnano.

Portato in fin di vita prima all’ospedale San Leonardo di Castellammare e poi trasferito all’ospedale del Mare di Napoli in condizioni gravissime.

Stava effettuando un sopralluogo in un palazzo in ristrutturazione. Una ringhiera ha ceduto all’improvviso, facendo perdere l’equilibrio all’operaio, molto conosciuto nel quartiere. E’ caduto da un’altezza di circa dieci metri portando con sé detriti, calcinacci e tavole in legno che l’hanno colpito provocandogli numerosi traumi. Resta in prognosi riservata, con i medici che stanno attendendo che le sue condizioni si stabilizzino per procedere poi all’intervento chirurgico.

I carabinieri di Gragnano, agli ordini del maresciallo Angelo Disanto e coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, sono al lavoro per riscostruire con precisione la dinamica dell’incidente. Il cantiere, nel frattempo, è stato sequestrato, in attesa di definire e chiarire eventuali mancanze sul piano della sicurezza.

Nel frattempo, la comunità di Gragnano è in ansia per le sorti dell’uomo, in lotta tra la vita e la morte.

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