Gragnano ha ancora negli occhi il successo delle ultime edizioni, quando una folla oceanica aveva invaso le strade della città per “la festa”, un vero e proprio compleanno dei gragnanesi. Gragnano si prepara per accogliere nuovamente cittadini e turisti per la Festa della Pasta, in programma dal 9 all’11 settembre. Un gigantesco museo a cielo aperto in cui si potrà guardare, mangiare e conoscere a fondo il mondo dell’arte bianca. Un appuntamento atteso per più di due anni, a causa della pandemia che ha stravolto tutto e tutti. “Questa è la festa di ogni gragnanese, è come un compleanno per la nostra città”, ha spiegato il sindaco Nello D’Auria, fin dall’inizio della campagna elettorale che l’ha portato a vestire la fascia tricolore.

Saranno 18 gli chef all’opera, 4 le postazioni di cucina on the road, 9 showcooking magistrali, 5 workshop, 16 pastifici aperti, 2 mostre fotografiche, 3 concerti. Saranno aperti al pubblico anche 14 “portoni” di via Roma che danno accesso alle corti e ai cortili dei palazzi storici e molti di questi ospiteranno esposizioni, palcoscenici ed esperienze legate al mondo della pasta.

In Piazza Aldo Moro, inaugurato per l’occasione in quanto oggetto di lavori di restyling, sarà allestito il PastaHub, un’area polifunzionale che ospiterà showcooking e laboratori dedicati alla pasta alcuni dei quali specifici per i più piccoli e per i diversamente abili. E’ proprio nel segno dell’inclusione che il primo cittadino ha voluto fortemente uno chef “speciale”, Antonio Ciotola, che ha perso la vista diversi anni fa a seguito di un incidente, ma non ha mai perso la passione per la cucina e la voglia di insegnarla, spiegarla e farla amare dai suoi studenti. Ciotola sarà al Pasta Hub di Piazzale Moro per conoscere una storia di cucina, determinazione e coraggio.

La festa della pasta sarà anche impreziosita da visite guidate. Per tutta la durata dell’evento sarà attivo un servizio navetta che condurrà alla Valle dei Mulini dove sarà possibile immergersi nel fascino della Gragnano di una volta e si potrà prender parte a un caratteristico “percorso musicale” guidato nella “melodia della pasta”.

Non saranno le uniche novità, visto che verranno aperti i cancelli di quello che sarà il Museo della Pasta. Un immenso teatro a cielo aperto che, al giungere dei suoi visitatori, si trasforma in grano, in semola, in acqua e in una magia di Pasta che ondeggia tra l’orgoglio di ogni gragnanese di appartenere a questa città.

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