La frana che sei giorni fa si è staccata dal Monte Pendolo, a ridosso del comune di Gragnano, dopo le forti piogge di queste ore sta riversando nuovi detriti a valle, al punto da avere indotto l'Anas a chiudere la Statale per Agerola, invasa da fango e terreno. In questi giorni, gli abitanti della località Sigliano hanno continuato a guardare con paura il costone della montagna scivolato a valle durante le piogge della scorsa settimana. In molti hanno cercato casa altrove e il sindaco, in via precauzionale aveva già fatto evacuare 20 persone (5 famiglie) le cui abitazioni si trovano in prossimità della frana.

Erano consapevoli che altre piogge avrebbero potuto provocare ulteriori smottamenti e chiedevano con insistenza interventi di messa in sicurezza di quel fianco di Monte Pendolo dove vasti incendi a fine agosto avevano distrutto totalmente la vegetazione, mettendo a nudo il terreno friabile ed elevando il rischio idrogeologico, già noto in queste zone dei Monti Lattari. Un paio di giorni fa il sindaco di Gragnano, Nello D'Auria, aveva ordinato e disposto la pulizia delle strade dai detriti che hanno raggiunto il Comune di Castellammare di Stabia, scivolando come un fiume di fango fino al mare, sommergendo le strade del centro dove, ancora oggi sono presenti cumuli di detriti ai lati dei marciapiedi. La Strada Statale per Agerola è di nuovo interrotta. Non si registrano feriti, è quanto fanno sapere i carabinieri che sul posto stanno monitorando la situazione e assistendo l'attività della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, insieme con la polizia municipale locale. 

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