Gragnano, ‘scuolabus’. Il dirigente Piscino all’economo: “Vai col Vigile, consegna quell’atto”
Il racconto a processo di chi ricevette l’ordine: “Non era normale, avrei fatto meglio a dire no”
01-02-2016 | di Salvatore Piro
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“Andai in Comune con il dirigente Piscino prima delle 7. Il dottore mi chiese di accompagnare un vigile per notificare alla ‘School Bus Service’ la nota sulla partenza del servizio di trasporto. Non ricordo perché, non chiesi spiegazioni: io ero un istruttore, eseguivo gli ordini, decideva lui. Ma non fu normale, nemmeno l’ora lo era. Avrei fatto meglio a dire no. Ora, sto di fronte a un giudice”.
E’ la testimonianza in tribunale di Antonino Vitiello, impiegato nel 2009 al Comune di Gragnano con il compito di “curare il giornaliero, i rapporti tra l’Ufficio Scuola e l’Ente”. Vitiello predisponeva note, il dirigente le firmava: borse di studio, mensa, pure quel servizio di trasporto per gli alunni delle elementari, finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Torre Annunziata. Il Comune fu sciolto per camorra anche per le presunte irregolarità del realtivo bando da quasi un milione e mezzo di euro (anni 2009-2012).
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IL PROCESSO. Concussione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio, le accuse mosse a vario titolo dal pm Rosa Annunziata nei confronti, tra gli altri, dell’ex sindaco gragnanese Annarita Patriarca, dell’imprenditore Lorenzo Angelino e dei dirigenti comunali Angelo Delle Donne, Vincenzo Inserra ed Eugenio Piscino. Per gli inquirenti, tutti avrebbero concorso ad estromettere la “School Bus Service” di Giuseppe Massarini - vincitrice dell'appalto - dalla gestione del servizio di trasporto.
In pratica, tra giugno e settembre 2009, sarebbero stati effettuati controlli “mirati” contro la ditta (tra l'altro coinvolta in un'inchiesta sui Casalesi, ndr), così da arrivare allo scioglimento del contratto e favorire l'azienda casertana “Angelino Bus”, successivamente incaricata con una procedura negoziata. Il tutto, poiché la prima azienda non si sarebbe piegata ad accogliere richieste per assunzioni di personale vicino ai politici.
Il racconto in tribunale di Vitiello (estraneo all’inchiesta), economo quasi “costretto” a una funzione da vigile, sembrerebbe alimentare dubbi sulla trasparenza dell’intera procedura. Secondo gli inquirenti Piscino, alle 6:43, già aspettava il suo preposto al Comune per la nota “180/SF” da consegnare all’autorimessa della “School Bus Service”. “Sono mattiniero – ha concluso Vitiello - . Ma gli uffici aprono di solito tra le ore 7:30 e le 8”.
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