Gragnano. 'Strisce blu, prezzi troppo alti': esplode la protesta per il nuovo appalto
Oltre 500 firme in 24 ore contro l’aumento delle tariffe di sosta: residenti e commercianti sul piede di guerra
07-08-2025 | di Marco De Rosa

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“Stop agli aumenti per le strisce blu”. È questo lo slogan che in queste ore sta unendo residenti, commercianti e semplici cittadini di Gragnano, stanchi di quello che definiscono “un salasso ingiustificato”. Una petizione online, lanciata appena 24 ore fa, ha già superato le 500 firme, segno di un malcontento crescente verso la recente delibera comunale che prevede un significativo aumento delle tariffe di sosta a pagamento in città.
Il provvedimento, approvato con la delibera n. 53 del 10 luglio 2025, affida la gestione del servizio per i prossimi sei anni a una nuova ditta, introducendo un nuovo tariffario che, di fatto, triplica il costo giornaliero per chi parcheggia sulle strisce blu.
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TUTTI I NUMERI. Fino ad oggi, i residenti pagavano 0,20 € all’ora, arrivando a un massimo di 2 € per una giornata intera. Con la nuova gestione, il costo orario sale a 0,50 €, ma soprattutto aumenta l’orario di pagamento: fino alle 22:00 in inverno e fino a mezzanotte durante il periodo estivo. Una giornata - tipo, dunque, costerà 6 €, pari a circa 144 € al mese per chi parcheggia sei giorni a settimana, contro i precedenti 48 €: un aumento del 300 per cento.
Una cifra insostenibile per molte famiglie e piccole attività, in una città dove gli stalli gratuiti (le cosiddette strisce bianche) sono pochi e in diverse zone del centro gli unici parcheggi disponibili sono proprio quelli a pagamento.
LA PROTESTA .“Gragnano ha tutte le carte in regola per diventare una città turistica – si legge nel testo della petizione – ma non si può farlo spremendo i cittadini. Questa scelta colpisce duramente chi non ha un garage, chi lavora in città e soprattutto i commercianti, già messi a dura prova da una crisi economica persistente”. La raccolta firme – precisano i promotori – non ha finalità politiche o partitiche: “Non c'è nessun padrino né padrone dietro questa iniziativa. Solo la voce dei cittadini che chiedono di non essere ancora una volta il bancomat del Comune”. Intanto, mentre la protesta cresce anche sui social e nelle piazze, molti si chiedono se l’Amministrazione comunale intenderà rivedere le proprie scelte. Una cosa è certa: il malumore è forte.
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