Gragnano. Sui luoghi della storia: così i nuovi alunni del Don Milani si preparano al futuro
Studenti del primo anno in visita tra le bellezze del territorio: il progetto accoglienza della scuola
11-09-2023 | di Marco De Rosa
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Visite guidate sui luoghi della storia per gli studenti iscritti al primo anno di superiori. E’ il “progetto accoglienza” dell’Istituto Don Milani di Gragnano che, così come ogni anno, viene proposto alle prime classi della scuola. L’accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nelle dinamiche scolastiche. Traghettare i nuovi arrivati all’interno della comunità dell’Istituto è un compito che spetta a tutti, perché ci si pone come finalità la facilitazione dell’inserimento dei nuovi alunni, di promuovere l’integrazione, la conoscenza, lo “star bene” insieme attraverso momenti formativi e socializzanti.
Per questo motivo il dirigente scolastico Francesco Fuschillo ha immaginato e realizzato come attività propedeutica all’anno scolastico un’apertura culturale sul territorio. Dall’11 al 14 settembre le classi iscritte ai primi anni, dai licei ai tecnici, saranno impegnate in visite ad importanti siti archeologici di interesse storico e artistico come le Villae di Stabia (in particolare la Villa San Marco), la Valle dei Mulini e un tour delle principali piazze della città di Gragnano.
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Ogni giorno le classi si alterneranno sui suddetti luoghi, i quali saranno presidiati da guide di eccellenza: il prof. Giuseppe Di Massa per la Valle dei Mulini, l’Archeologo Mario Notomista per il tour delle piazze mentre per le Ville di Stabia i piccoli gruppi di alunni saranno coadiuvati da guide preparate dalla scuola (gli alunni della 5 A Tecnico Turistico) che si occuperanno di illustrare la storia della villa, le tradizioni e le usanze dell’antico popolo di Stabia e di far amare la grande bellezza di un sito archeologico da valorizzare.
In un momento storico tanto particolare per la nostra società in cui si affacciano nuovi bisogni educativi, la scuola è chiamata a fornire modelli formativi e culturali positivi e a educare le nuove generazioni alla bellezza del nostro patrimonio artistico e culturale, per accendere quella scintilla verso ogni forma di conoscenza.
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