Si è svolta quest’oggi all’Auditorium degli scavi archeologici di Pompei in provincia di Napoli, alla presenza del Ministro Dario Franceschini, del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e di alcuni sindaci dell’area vesuviana la riunione di insediamento del Comitato di gestione, previsto dal decreto istitutivo del Grande Progetto Pompei, che dovrà approvare il piano strategico per il di rilancio della buffer zone afferente ai siti Unesco, Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.

I comuni coinvolti sono oltre a quelli dei siti Unesco Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, anche quelli di Torre del greco, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia e Portici.

Nel corso della riunione è stato presentato il regolamento di funzionamento del comitato e il documento preliminare di orientamento che dovrà guidare gli interventi da sviluppare, attraverso una serie di tavoli tecnici già programmati – il prossimo è previsto per venerdì 6 febbraio -, per la redazione del piano strategico.



Il piano è articolato nelle seguenti 4 linee strategiche: miglioramento delle vie di accesso e interconnessione ai siti archeologici; recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi, prioritariamente mediante il recupero e il riuso di aree industriali dismesse; riqualificazione e rigenerazione urbana; promozione di erogazioni liberali, sponsorizzazioni; forme di partenariato pubblico – privato, coinvolgimento di organizzazioni no-profit nella valorizzazione del patrimonio culturale.

A margine della conferenza e delle dichiarazioni del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il quale ha rimarcato l'importanza "dell'investimento dei privati" e del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini che ha parlato di "completamento delle infrastrutture esterne", è intervenuto anche il consigliere al comune di Castellammare di Stabia Eduardo Melisse: “Poteva essere un’occasione di dialogo per il recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi, soprattutto per quanto riguarda il sito archeologico della zona di Varano tra Gragnano e Castellammare. Il sindaco Cuomo avrebbe potuto cercare un colloquio con il ministro per affrontare un nodo che riguarda il futuro turistico della città da un lato e, dall'altro, un problema di sopravvivenza per decine di famiglie. Un'occasione importante che il sindaco Cuomo avrebbe potuto cogliere al volo”.

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