Innescò la guerra con il clan Gionta per vendicare la morte del nonno Zì Natalino Scarpa. Il Tribunale di Napoli ha condannato a 17 anni di carcere Pasquale Cherillo, boss del Quarto Sistema, che ha messo a ferro e fuoco Torre Annunziata per l’egemonia del territorio. Il 38enne è stato l’unico a farsi processare con rito ordinario. Uno sconto non da poco per Cherillo, per il quale il pm aveva chiesto 27 anni di reclusione.

Fu sempre lui a cercare di uccidere Giuseppe Carpentieri, genero del boss storico Valentino Gionta. Proprio loro due assieme ad altre 16 persone finirono all’interno dell’operazione dei carabinieri, avvenuta nel novembre di un anno fa. Per Valentino, così come ad altri, c’è attesa per la sentenza del rito abbreviato nei primi mesi dell’anno nuovo.

Cherillo era accecato dalla vendetta dopo l’omicidio di suo nonno Natale Scarpa. Quest’ultimo, nell’agosto del 2006, pagò a caro prezzo uno schiaffo rifilato a Valentino Gionta junior, a causa di uno scherzo di Carnevale non gradito. Per questo delitto è stato condannato all'ergastolo, in via definitiva, Pasquale Gionta.

Schermaglie e raid che misero Torre Annunziata in ginocchio prima del netto intervento da parte dello Stato.

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