Guerra aperta tra i tassisti di Portici ed Ercolano
Scoppia la polemica: “Il trasporto locale privato è messo a rischio dalla concorrenza degli altri paesi”
02-03-2016 | di Claudio Di Giorgio
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Ritorna la questione degli abusivi del trasporto privato a Portici. È iniziata la protesta dei 24 tassisti regolari della città della Reggia per l’invasione “dilagante” dei colleghi di Ercolano e dei loro pulmini collettivi. Numerosi furgoncini bianchi, provenienti dalla città degli scavi, che, secondo i tassisti porticesi, in violazione delle regole, percorrono il territorio cittadino in lungo e in largo trasportando persone e studenti. Vengono così sottratte ai colleghi porticesi le opportunità che provengono dal loro territorio.
“Il problema – fa sapere Vincenzo Bianchetti, tassista regolare e decano di Portici – è l’abusivismo dei collettivi e dei noleggio con conducente di Ercolano. Secondo un regolamento del 1992 le loro vetture non potrebbero operare fuori dal loro comune, cosa che invece fanno regolarmente”.
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Diverse sono state le denunce alle autorità di polizia e al sindaco Nicola Marrone contro l’abusivismo nei trasporti, di cui l’ultima circa un mese fa. Secondo Francesco Portoghese, attivista sul territorio, “il problema è diventato ormai un fenomeno che si ripete da anni sottraendo lavoro ai trasportatori locali. Solo qualche anno fa, fortemente sollecitata dalle richieste dei tassisti e dalla politica, la Polizia Municipale di Portici fece rari controlli e multato alcuni trasportatori di Ercolano per violazione alle norme che regolano l’attività, ma da allora più nulla”.
Inoltre, riprendendo Portoghese, “non sono mai arrivate risposte dal Comune di Ercolano sull’argomento e i nostri tassisti si sentono abbandonati dall’Amministrazione. L’abusivismo predomina in tutte le attività cittadine proprio perché manca costanza nei controlli dando così una immagine di diffusa illegalità sul territorio. Stiamo organizzando – ha concluso –una prossima manifestazione per difendere i diritti di questi lavoratori”.
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