“Vincenzo Scarpa è il boss del Quarto Sistema”. A riferirlo è Pietro Izzo, 46enne di Torre Annunziata e ex sodale del clan Gionta da quattro mesi collaboratore di giustizia. Nei verbali appena desecretati ha spiegato alle pm della Dda, Sincero Fulco, com’è nato il nuovo sodalizio in aperta contrapposizione a quello storico dei Valentini.

Secondo quanto riferito da Izzo, Scarpa, alias caramella, si era distaccato dal clan Gallo-Cavalieri che avevano permesso l’omicidio di papà Natale nel 2006 per mano deiGionta.

Da lì in poi è nato un vero e proprio clan, che ha creato una nuova guerra per l’egemonia sui malaffari a Torre Annunziata. A rivelarlo a Izzo anche Giuseppe Carpentieri, genero di Valentino Gionta, che nel maggio 2020 scampò a un agguato attuato dai fratelli Cherillo.

PROCESSO AL QUARTO SISTEMA. Si è chiuso anche in secondo grado il processo sul Quarto Sistema. Mano pesante per Domenico Balzano, condannato a 18 anni e ritenuto il campo assieme a Luca Chierillo, che ne dovrà scontare 16. Sono 12, invece, gli anni inflitti a Vincenzo Anzalone. Condanne più pesanti anche per Pietro Evacuo e Antonio Villani ai quali sono andati nove anni e nove mesi ciascuno, sei anni in meno del primo grado. Otto anni e otto mesi per Natalino Scarpa junior. Sconto anche per Salvatore Carpentieri, alias Tore Viola: sette anni e quattro mesi anziché tredici. Lo stesso è accaduto anche per Vincenzo Somma, Matteo Fraterno e Salvatore Balzano.

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