Herculaneum, giocatori accolti come eroi dai tifosi. Squillante. "Non merito tanto astio a Torre"
Festa in centro cittadino dopo il blitz storico al Giraud. Il tecnico granata è un fiume in piena
23-11-2015 | di Redazione
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La capolista ingrana la quarta e continua a volare, sulle ali dell’entusiasmo. A Torre Annunziata, nel deserto del Giraud, si è vista una squadra forte, matura, di categoria superiore e con un’impronta di gioco fortissima che ha un artefice: mister Luigi Squillante. E’ la sua vittoria, una vittoria di carattere ma che denota un’intelligenza tattica del mister fuori dal comune: fuori Salvati per infortunio, dentro El Ouazni, non al meglio. La mossa è vincente e premia il tecnico che dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, di essere un lusso per questa categoria. L’Herculaneum ci teneva a vincere e ha dedicato la vittoria ai suoi due angeli: Antonio Di Rosa e Imma Raia, da poco scomparsi. E’ a loro che va il pensiero di tutta la squadra e di tutta la dirigenza, che hanno ricordato il piccolo Antonio e Imma nel minuto di silenzio pre-gara e giocando con il lutto al braccio.
GLI SCHIERAMENTI – Mister Teore Grimaldi schiera il suo Savoia con il canonico 4-3-3: nonostante un comunicato che ne evidenziava l’assenza, in campo c’è Toscano. A difendere la porta del ’99 Marfella ci sono Cioffi, Velotti, Guarro e Viglietti, a centrocampo Gargiulo, Castiglione e Toscano, mentre in attacco manca Balzano che ha fatto posto a Manzo, Mallardo e Palmieri. Stesso schieramento per Squillante, che deve rinunciare a El Ouazni. Ecco gli undici di partenza: Ferrieri; Rossi, Salvati, Albanese, Vastarello; Costantino, Gatta, Polverino; Pianese, Caso Naturale, Tufano.
LA CRONACA, DUE GOL PER TEMPO – La gara è bella sin dai primi minuti, nei quali si evidenzia un certo equilibrio, ma solo nei primissimi istanti. Al 5′ Gargiulo ci prova da fuori area, al 14′ Polverino di testa sfiora il palo su un cross di Costantino, poi al minuto 22 Manzo, lo specialista, ci prova su punizione. E’ al minuto 29 che la gara si sblocca, quando Polverino, l’ex con il dente avvelenato (ha cominciato il campionato con il Savoia, per poi essere “tagliato”) sorprende un impreciso Marfella su calcio piazzato e dà il via alle danze granata. Pochi minuti dopo il Savoia recrimina per un fallo da rigore, ma il contatto Gatta-Gargiulo è fuori area. Al minuto 43 bomber El Ouazni, entrato per Salvati da venti minuti (il capitano era uscito acciaccato), piazza l’incornata dello 0-2 sugli sviluppi di un angolo preciso di Polverino. Il gol del raddoppio è di El Ouazni, ma il merito è di Squillante, capace di inserire un attaccante per un difensore e di spostare Polverino in difesa. Chapeau. Nella ripresa cambia la forma, ma non la sostanza, il Savoia rientra bene in campo, una punizione di Manzo mette paura a Ferrieri, ma ci pensa un magistrale Marco Tufano a spegnere le velleità dei bianchi con un destro al volo su sponda di El Ouazni, che definire meraviglioso è riduttivo. La partita potrebbe riaprirsi al 59′, quando Rossi calcia sul braccio di Polverino in area di rigore e il signor Selmi fischia l’estrema punizione. Ferrieri, però, è pronto e concentrato e para il rigore a Tommaso Manzo, uno che in carriera ne ha segnati tanti. Dopo qualche minuto il gioco viene interrotto per una rissa verbale tra le due panchine e alcune persone in tribuna, ma le forze dell’ordine riportano la calma. A portare il risultato sullo 0-4 ci pensa Caso Naturale, che al minuto 85 si procura e realizza un calcio di rigore, portando anche all’espulsione Velotti. La partita finisce così, è festa grande per l’Herculaneum, accolta in città da una folla festante. Domenica prossima c’è l’Arzanese, l’obiettivo è quello di tenere a debita distanza il Portici, lontano solo quattro punti a differenza di Savoia e Caivanese, a dieci lunghezze di distanza.
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I PROTAGONISTI – I protagonisti mancati sono stati sicuramente i tifosi, che però non hanno fatto mancare la loro presenza, sia all’andata che al ritorno. Alla partenza dal “Solaro” hanno incitato i ragazzi con cori e striscioni, al ritorno è stata una vera e propria festa, uno spettacolo eccezionale che dimostra la rinascita del tifo a Ercolano grazie agli sforzi dei presidenti Annunziata e Mazzamauro, capaci di far rinascere la scintilla. I festeggiamenti si sono svolti nei pressi della Vesuviana e non allo “Stadio Solaro” per rispetto nei confronti di Antonio Di Rosa e dei suoi familiari. In campo il protagonista assoluto è stato Stefano Costantino, infortunatosi già dall’inizio, ma capace di stringere i denti fino a venti minuti dal termine, sfoderando una prova di carattere incredibile. Highlander. Bruno El Ouazni ha cambiato la partita, entrando in corso d’opera e il suo ingresso, nonostante il forte dolore alla caviglia, è stato fondamentale. Anche lui ha stretto i denti, mostrando uno spirito di sacrificio e una classe fuori dal comune. Daniele Ferrieri, portiere classe ’96, ha avuto la sua consacrazione parando un rigore a un mostro sacro come Manzo: ha davanti una fulgida carriera. Giacomo Polverino e Marco Tufano sono calciatori che non smettono mai di stupire, il primo aveva il dente avvelanato, il secondo ha segnato un gol da Serie A: quanta qualità. Grande partita anche per Gismondo Gatta e Rino Albanese, ottimo l’apporto di Rossi nonostante la disattenzione sul rigore. Il protagonista indiscusso è, però, Gigi Squillante, insultato prima, durante e dopo la partita. Aveva un conto in sospeso e l’ha saldato, la sostituzione Salvati-El Ouazni è daspecial one.
LA SICUREZZA – Un plauso va fatto alle forze dell’ordine e a tutti gli organi coinvolti che hanno permesso che la gara si svolgesse nei canoni dello sport e che ha tutelato la nostra società prima, durante e dopo il match.
LE DICHIARAZIONI – Luigi Squillante (Allenatore): “Non c’è stata mai partita, quello che mi dispiace è aver giocato senza pubblico. Quando due anni fa andai via da qui dopo aver incassato cinque gol sapevo di aver affrontato una corazzata, oggi non era così, sentivo di poter vincere anche perché questo Savoia non ha nulla a che vedere con quello di due stagioni fa. Spezzo una lancia per il mio collega Grimaldi perché si è trovato ad allenare una squadra valida ma non in grado di primeggiare. Le “jeux sont fait”, siamo a +10 sul Savoia, solo se ci facciamo male da soli possiamo perdere questo campionato, ma so come gestire la situazione fino alla fine e non sbaglieremo. Oggi abbiamo dato la svolta. Mi è dispiaciuto che i tifosi del Savoia mi abbiano contestato due anni fa, oggi ho sentiti altri cori, io guardo avanti ma credo di non meritare questo atteggiamento”.
Marco Mignano (Direttore Sportivo): “Il Savoia per tifo e blasone è la Juventus dell’Eccellenza, senza il sostegno del pubblico hanno perso tanto, ma è dispiaciuto molto anche a noi. Noi ci godiamo questa vittoria anche se restiamo con i piedi per terra e concentrati verso l’obiettivo prefissato, dobbiamo lavorare tanto e mancano ancore ben 19 giornate alla fine del campionato, quindi non abbiamo fatto assolutamente nulla. Torre Annunziata ed Ercolano sono piazze straordinarie ma quest’anno noi abbiamo una società di categoria superiore. Dedichiamo questa vittoria alle famiglie di Antonio Di Rosa e Imma Raia, i nostri concittadini scomparsi. Abbiamo vinto per loro, continueremo ad onorare la loro memoria”.
Stefano Costantino (Calciatore): “Giocare contro il Savoia non è mai facile. Il nostro merito è stato quello di essere entrati subito in clima partita. Dopo il gol è stato tutto in discesa, sapevamo che avevamo il vantaggio di affrontare una squadra senza la forza del proprio pubblico ed abbiamo saputo approfittarne anche se mi avrebbe fatto piacere giocare alla presenza dei miei ex tifosi e dei nostri. Dieci punti di distanza sono tanti, credo che abbiamo tutte le possibilità per tagliare il traguardo anche se non mancheranno gli ostacoli. Penso ad esempio al Portici che sta attraversando un ottimo periodo e che ci contenderà fino alla fine la vittoria del campionato”.
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