I beni confiscati destinati ad accogliere donne vittime di violenza.

La delegata regionale alle Pari opportunità Rosetta D’Amelio ha dato eco alla notizia nel corso della presentazione della legge che favorisce l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza. Una legge che offre sgravi e decontribuzioni alle aziende che le assumono e aiutano quindi indirettamente a denunciare ogni sopruso.

Una buona notizia in uno scenario che vede numeri drammatici. La commissione di inchiesta sul femminicidio ha pubblicato una indagine importante su 200 casi dal 2017 al 2019 da cui emerge che il 65 per cento delle donne maltrattate e abusate non solo non denuncia, on parla del dramma che sta vivendo nemmeno con le amiche.

Uno dei nodi più delicati della questione della violenza di genere riguarda spesso una forma di dipendenza economica che, anche quando non sfociano nella violenza fisica, possono portare a un progressivo annientamento della persona. Per questo occorre una presa in carico delle vittime di violenze, che tenga conto delle disuguaglianze e delle discriminazioni, pesantemente accentuate dalla crisi economica e sociale legata alla pandemia covid.

“Il mio plauso – ha spiegato Rosetta D’Amelio - rispetto alla decisione dei ministri Carfagna e Bonetti che hanno varato un bando del valore di 300 milioni affinché i beni confiscati siano destinati e adattati per accogliere donne vittime di violenze. Un bando che risponde alla necessità di non far tornar le donne che hanno denunciato nelle loro case. In Campania abbiamo ancora poche case rifugio e sono tutte piene. In queste ore sto scrivendo il Def 2022-2024 in cui è previsto che sia garantita in ogni piccola provincia almeno la presenza di una casa rifugio e in quelle più grandi due o tre''.

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