Napoli non è solo una città dal ricco patrimonio storico e culturale, ma anche una fonte inesauribile di ispirazione. Scrittori, artisti, musicisti si sono lasciati sedurre dagli scorci e dai panorami che la città è capace di offrire, dalla vita che pulsa nei vicoli del centro storico, dalla bellezza che il golfo, il Vesuvio e la vista di Capri e Ischia all’orizzonte. Non è un caso che “Bella Napoli” sia una delle locuzioni più utilizzate per omaggiare la città: si chiamano così centinaia di ristoranti e pizzerie, e addirittura una slot online

Napoli è stata - ed è tuttora - una ricca fonte di ispirazione per il cinema. Registi da tutto il mondo si sono recati in città con il desiderio di catturare l’essenza che fa del capoluogo campano una città unica. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai giorni nostri, la città ha visto nascere opere cinematografiche che hanno esplorato i vari aspetti della vita napoletana, contribuendo a formare un immaginario collettivo ricco e sfaccettato. Eccone una manciata da vedere e rivedere. 

1- "L'oro di Napoli" (1954) 

Diretto da Vittorio De Sica, è un'antologia che intreccia sei storie ambientate nella Napoli del dopoguerra. Ogni episodio, da quello della pizzaiola Sophia Loren che perde la fede nuziale a quello del conte misantropo interpretato da Eduardo De Filippo, dipinge con affetto e umorismo la vita dei napoletani. Il film è un viaggio emotivo che celebra la resilienza e la gioia di vivere della gente di Napoli, mostrando angoli caratteristici della città.

2- "Matrimonio all'italiana" (1964) 

Dietro la macchina da presa c’è ancora Vittorio De Sica, e la protagonista è di nuovo Sophia Loren. Attraverso la storia di Filumena Marturano (Loren) e Domenico Soriano (Marcello Mastroianni), il film racconta un tumultuoso rapporto amoroso lungo vent'anni. Ambientato in una Napoli colorata e passionale, è una commedia che unisce dramma e humor, esplorando temi universali come l'amore, il tradimento e la redenzione, tutto sullo sfondo di una città pittoresca e intrigante.

3- "Gomorra" (2008)

Quest'opera crudele e disarmante, diretta da Matteo Garrone e basata sul best-seller di Roberto Saviano, offre uno spaccato di vita nel gorgo della camorra napoletana. Intrecciando cinque storie, il film mostra la pervasività del crimine organizzato nella vita quotidiana di Napoli e dei suoi dintorni. La regia di Garrone, insieme alla fotografia di Luca Bigazzi, cattura la desolazione delle periferie urbane e l'impatto devastante della camorra sulla società. "Gomorra" è un film potente che ha riscosso successo internazionale, portando alla luce le difficoltà e le sfide che la città affronta.

4- "Il postino" (1994)

Sebbene non sia stato girato proprio in città, il film cattura l'essenza del Golfo attraverso la storia di Mario (Massimo Troisi), un semplice postino, e della sua amicizia con il poeta cileno Pablo Neruda (Philippe Noiret). L'isola di Procida, con la sua bellezza incantevole, fa da sfondo a questa storia poetica che esplora temi come l'amore, l'amicizia e il potere delle parole. Il regista è Michael Radford, ma il protagonista assoluto è Massimo Troisi, il grande attore napoletano che ha contribuito alla sceneggiatura e che è tragicamente scomparso il giorno dopo la fine delle riprese, rendendo ancora più malinconica la storia del postino di Procida.

5- "Passione" (2010) 

John Turturro dirige un documentario musicale pensato come omaggio vibrante alla musica napoletana, e ne esplora la sua ricca storia e il suo impatto culturale. Turturro guida lo spettatore attraverso le strade di Napoli per incontrare musicisti che rileggono brani del repertorio classico partenopeo, dimostrando come la musica sia un linguaggio universale che parla direttamente all'anima. "Passione" celebra l'identità culturale di Napoli e la sua capacità di influenzare e ispirare oltre i confini geografici.

6- "Manuale d'amore 2" (2007) 

Questa commedia romantica, diretta da Giovanni Veronesi, tocca attraverso quattro storie d'amore diversi aspetti delle relazioni tra uomini e donne, con una parte significativa del film ambientata a Napoli. La città funge da sfondo romantico e talvolta amaro alle vicende dei protagonisti, mostrando la sua capacità di essere teatro di storie universali di amore e relazione.

7- "Reality" (2012) 

Matteo Garrone ambienta questo film nella Napoli contemporanea seguendo le vicissitudini di un pescivendolo, divorato dal desiderio di partecipare al Grande Fratello. Il film, che esplora i temi dell'ossessione mediatica e della ricerca spasmodica della celebrità, utilizza la città di Napoli come metafora di un mondo dove la realtà e l'illusione spesso si confondono.

8- "Il resto di niente" (2004) 

Film di nicchia, diretto da Antonietta De Lillo e basato sulla vita di Eleonora de Fonseca Pimentel, poetessa e rivoluzionaria che giocò un ruolo chiave nella Repubblica Napoletana del 1799. E’ il ritratto, intenso, di una donna eccezionale e del suo amore per Napoli. Attraverso la sua storia il film esplora i temi eterni della libertà, della giustizia e del sacrificio, offrendo uno sguardo unico sulla Napoli del XVIII secolo.

9- "Perez" (2014)

Luca Zingaretti sveste i panni di Salvo Montalbano per indossare quelli di Demetrio Perez, avvocato d'ufficio coinvolto in un intricato gioco di potere sullo sfondo di una Napoli oscura e sordida. Diretto da Edoardo De Angelis, è un  thriller psicologico che esplora le dinamiche sociali e giudiziarie della città con uno stile visivo distintivo, offrendone un'immagine complessa e decisamente fuori dai suoi stereotipi.

10- “Incantesimo Napoletano” (2002)

Diretta da Paolo Genovese e Luca Miniero, è una commedia surreale che vede protagonista la piccola Assuntina, bimba napoletana che cresce adottando un inaspettato accento milanese, causando sgomento tra i suoi cari. Con il tempo, nonostante gli sforzi per farla parlare il dialetto locale, il suo modo di esprimersi diventa sempre più marcato e le vale il soprannome di "Cotoletta". Assuntina si allontana dalle usanze locali, preferendo le specialità milanesi alle tradizioni culinarie napoletane. Nemmeno un prolungato soggiorno a Torre Annunziata, dove è immersa nel dialetto stretto degli zii, riesce a modificare il suo peculiare modo di parlare, rendendo vani tutti i tentativi di ricondurla alla cultura partenopea.

11- “Maccheroni” (1985)

Toccante commedia diretta da Ettore Scola, che racconta l'incontro a Napoli tra un uomo d'affari americano, interpretato da Jack Lemmon, e un funzionario italiano, interpretato da Marcello Mastroianni. La loro amicizia riaccende ricordi perduti e sfida le loro concezioni di vita, in una storia di riconnessione e scoperta personale.
 

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